Moggi: «Altro che perdono, mi merito elogi,
ha pagato solo la Juve perchè dava fastidio»

Moggi: «Altro che perdono, mi merito elogi, ha pagato solo la Juve perchè dava fastidio»
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Sabato 22 Novembre 2014, 12:34 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 10:59

«Ringrazio Andrea Agnelli, ma di perdono non ne ho bisogno. Semmai un elogio per quello che ho fatto...». Così Luciano Moggi dopo il «perdono» del presidente della Juve per le vicende di Calciopoli. «C'erano venti squadre e si comportavano nella stessa maniera - aggiunge - ma solo la Juve ha pagato perchè dava fastidio»

«Mi spiace - aggiunge Moggi - che i giornali abbiano riportato soltanto le parole sul perdono di Andrea Agnelli, che ringrazio per avere detto che sono una parte importante della storia della Juventus.

Dai processi è emerso che c'erano venti squadre che si comportavano tutte nello stesso modo: ieri sera il presidente Agnelli lo ha giustamente fatto notare, ma i giornali si sono limitati a parlare del perdono».

Inutile chiedergli se, dopo essere tornato allo Juventus stadium, sogni di tornare ad avere un ruolo attivo nel calcio nonostante la condanna e la radiazione. «Di questo preferisco non parlare - dice - aspetto la Cassazione. Ma anche dire che sono stato condannato è falso: il nostro sistema prevede tre gradi di giudizio, aspettiamo che la sentenza diventi definitiva»

Ieri il presidente della Juve Andrea Agnelli aveva risposto sull'opportunità di vedere allo stadio l'ex dg dei bianconeri, dopo Calciopoli. In un suo intervento alla Triennale di Milano, Agnelli aveva sottolineato come Luciano Moggi «rappresenta comunque una parte importante della nostra storia. Siamo il Paese del cattolicesimo e del perdono. Lo possiamo anche perdonare».

Il presidente bianconero aveva anche fornito una sua analisi dei fatti di calciopoli: «Il tema del 2006 è un tema delicato, il problema è stato la parità di trattamento. In una cerchia di 20 società c'era un modo di comportarsi che è emerso dagli atti. Lo juventino non può essere l'unico a pagare se tutti si sono comportati allo stesso modo. Chi si è comportato allo stesso modo, non può uscire con uno scudetto in tasca. Non ci si può dimenticare di questo. A Napoli ci sono due procedimenti penali che stanno arrivando alla fine e le carte dei tribunali danno l'idea di quello che si può fare. Poi ci saranno la Cassazione ecc... A quel punto potremo prendere una prima decisione definitiva su cosa fare in base all'iter processuale. Non ha senso parlare di prescrizione se emergono fatti nuovi. In quella stanza ci sono 20 società, non 7 miliardi».