Nainggolan: «Alla Roma mi sento un re,
vincere lo scudetto è un sogno possibile»
.

Nainggolan: «Alla Roma mi sento un re, vincere lo scudetto è un sogno possibile» .
2 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Ottobre 2014, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 13:00
«Sono un grande lavoratore. Ho sempre dato tutto, anche in allenamento. Stiamo giocando un buon calcio, abbiamo tutti giocatori di alto livello. Quest'anno qui ci sono tutti i presupposti per festeggiare un titolo. L'atmosfera nel gruppo è buona, abbiamo un grande allenatore e tifosi incredibili. Vincere lo scudetto è uno dei miei grandi sogni». Sono le parole del centrocampista della Roma, Radja Nainggolan a sporza.be, sulla stagione e gli obiettivi della squadra giallorossa.



«Poi dobbiamo giocare anche in Champions League. Ero davvero impaziente di giocarla, cerchiamo per quanto possibile di vincere e andare avanti, anche per i tifosi. Che in realtà vivono per la squadra. Abbiamo una tifoseria molto calda», ha proseguito il giocatore belga. «In Italia ho sempre avuto molto rispetto. I tifosi mi apprezzano, è molto bello, anche se a volte è diffiile. Per esempio non posso passeggiare liberamente per il centro di Roma. Un peccato, perché è una città molto bella. Cosa mi riserverà il futuro? Non lo so, valuto di anno in anno. Per ora qui mi sento come un re. Tutto è perfetto e voglio che resti così il più a lungo possibile».



Nainggolan ha poi parlato del suo ritorno in Nazionale. «Stavo facendo bene negli ultimi anni e ho meritato questa chance. Tutto è andato bene con la Nazionale. Sono molto soddisfatto della mia prestazione. Ho anche segnato, ma è stato più un colpo di fortuna. Il ct si è congratulato con me. Mi sono inserito subito nel gruppo», ha proseguito il centrocampista, parlando del gol segnato con la nazionale belga contro la Bosnia di Pjanic, nella quale ha segnato il gol del definitivo 1-1.



Il giocatore della Roma è tornato a parlare anche della sua esclusione di questa estate dai 23 convocati per il Mondiale di Brasile 2014. «È stata una grande delusione. E non l'ho nemmeno nascosta, a volte le mie affermazioni sono state un pò troppo dure. Ora capisco che l'allenatore ha molta scelta a centrocampo. Ma questa delusione mi ha aiutato a lavorare più duramente. Se avrò altre opportunità? Non lo so. Witsel non c'era stavolta. Spero di poter essere un titolare fisso. Ora mi concentrerò sulla prossima sfida con il Galles, poi ai Campionati Europei».
© RIPRODUZIONE RISERVATA