In Emilia è la terza volta in questa stagione che si infiammano gli animi. Era successo dopo la sconfitta interna con il Sassuolo, con un summit fra tifosi e l'allora presidente Tommaso Ghirardi. A Bergamo, dopo un altro stop con l'Atalanta, altra chiacchierata sotto la curva con giocatori e tifosi divisi solo dalla rete di sicurezza. Tifosi delusi dalla situazione in classifica ma anche dai troppi silenzi della proprietà. «Vogliamo una società» ha urlato più volte il pubblico del Tardini scoraggiato anche dalle voci di problemi fiscali del neopatron crociato Rezart Taci. Come riporta oggi il sito parmaquotidiano.info, nell'elenco delle società che non hanno pagato le tasse in Albania ci sono soggetti economici del gruppo. Oltre alla Taci Oil, di cui è consigliere l'attuale presidente del club emiliano Ermir Kodra, c'è le società Armo spa, dove Kodra è stato dirigente, iscritta nell'elenco degli evasori nel luglio 2013, la Gramozi Oil Company di Gramos Tai, iscritta a fine novembre scorso, e la Anika Mercuria Refinery Associated Oil (Anika è la sorella di Rezart Tai in visita a Collecchio per controllare i conti del club dieci giorni fa).
Insomma una situazione esplosiva fra i tifosi del Parma che se vedono la B sempre più vicino temono sempre di più il baratro del fallimento. E intanto Donadoni resta in silenzio, preludio, dicono indiscrezioni, di un possibile esonero con l'allenatore della Primavera Hernan Crespo vittima sacrificale in casa crociata per chiudere la stagione più nera da quando il club emiliano gioca in serie A.
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