Parma, i tifosi contestano e Donadoni rischia la panchina

Parma, i tifosi contestano e Donadoni rischia la panchina
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Domenica 25 Gennaio 2015, 19:16
Prima il teso faccia a faccia con Antonio Cassano, l'unico ad avvicinarsi alla curva nord della squadra al termine della partita, poi il colloquio con tutto il gruppo, Donadoni compreso. La sconfitta per 2-1 con il Cesena scatena la contestazione del pubblico di Parma anche se al Tardini, al di là di qualche parola di troppo o di un dito sollevato verso il volto di questo o quel giocatore, non succede nulla «Dobbiamo andarci con onore» urlavano i supporter con riferimento alla serie B e «correte di più o state a casa». Qualcuno ha anche fatto riferimento alla vecchia proprietà urlando «andiamo a Carpenedolo», ma non mancano riferimenti anche a Pietro Leonardi. Il più loquace con il pubblico in fermento è il capitano crociato Alessandro Lucarelli, oggi in tribuna per squalifica. Si sbraccia ed urla anche lui; prima lo aveva fatto Antonio Cassano che aveva esclamato un semplice «non posso fare di più...» alla curva che, nell'intervallo, lo aveva acclamato. Ed è Fantantonio il mediatore fra le richieste dei tifosi e la squadra. È lui che richiama il gruppo, già negli spogliatoi, in campo per il chiarimento, a parere dei tifosi necessario, dopo la sconfitta che ormai a Parma vedono tutti come l'anticamera per la serie B.



In Emilia è la terza volta in questa stagione che si infiammano gli animi. Era successo dopo la sconfitta interna con il Sassuolo, con un summit fra tifosi e l'allora presidente Tommaso Ghirardi. A Bergamo, dopo un altro stop con l'Atalanta, altra chiacchierata sotto la curva con giocatori e tifosi divisi solo dalla rete di sicurezza. Tifosi delusi dalla situazione in classifica ma anche dai troppi silenzi della proprietà. «Vogliamo una società» ha urlato più volte il pubblico del Tardini scoraggiato anche dalle voci di problemi fiscali del neopatron crociato Rezart Taci. Come riporta oggi il sito parmaquotidiano.info, nell'elenco delle società che non hanno pagato le tasse in Albania ci sono soggetti economici del gruppo. Oltre alla Taci Oil, di cui è consigliere l'attuale presidente del club emiliano Ermir Kodra, c'è le società Armo spa, dove Kodra è stato dirigente, iscritta nell'elenco degli evasori nel luglio 2013, la Gramozi Oil Company di Gramos Tai, iscritta a fine novembre scorso, e la Anika Mercuria Refinery Associated Oil (Anika è la sorella di Rezart Tai in visita a Collecchio per controllare i conti del club dieci giorni fa).



Insomma una situazione esplosiva fra i tifosi del Parma che se vedono la B sempre più vicino temono sempre di più il baratro del fallimento. E intanto Donadoni resta in silenzio, preludio, dicono indiscrezioni, di un possibile esonero con l'allenatore della Primavera Hernan Crespo vittima sacrificale in casa crociata per chiudere la stagione più nera da quando il club emiliano gioca in serie A.
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