IN RAMPA
Parolo ai numeri, alle statistiche. Marco non fiata e suda. È l'umiltà il segreto di questo ragazzo, tutto casa e sport. Giura lo stesso di Keita, l'agente Savini: «Si allena in maniera professionale e fa una vita sana. Pioli gli preferisce Felipe Anderson, ma sul mio assistito – col rinnovo - si erano fatti dei programmi che oggi non equivalgono alla realtà. Con la Lazio abbiamo deciso di non ascoltare le sirene di mercato in estate (Liverpool e Juve su tutte, ndr), ma se questa situazione dovesse perdurare sino a dicembre, faremmo le nostre valutazioni». Quasi una minaccia velata dopo le tre panchine consecutive del “Balde” giovanotto. Che s'è però confrontato col mister e ora spera già in un posto da titolare col Sassuolo. Venduti duemila biglietti: «Se centreremo quota 18mila – ribadisce Canigiani, responsabile marketing - per la prossima sfida casalinga ci sarà un sensibile abbassamento dei prezzi».
POVERO LEDESMA
Amore in bilico. Nella Lazio che ha ritrovato il sorriso, non c'è solo il mugugno di Keita. Anche il volto triste di vice-capitan Ledesma: nonostante le assenze di Biglia e Cataldi, Pioli gli ha appunto preferito addirittura Parolo nel suo ruolo. Cristian paga un pessimo stato di forma (visto con l'Udinese), ma forse non solo questo. All'argentino, in scadenza a giugno, non è arrivata nessuna chiamata per il rinnovo. Lotito e Tare tergiversano. E c'è pure un retroscena: il playmaker argentino sarebbe già stato offerto all'Inter in estate. Chiedeva la Lazio a vita, ma né la vita né la Lazio sembrano mostrargli troppa riconoscenza. La bandiera Cristian merita un altro rispetto.