Parolo senza sosta, 540 minuti in campo
è l'unico ad aver giocato tutte le gare

Parolo senza sosta, 540 minuti in campo è l'unico ad aver giocato tutte le gare
di Alberto Abbate
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Giovedì 2 Ottobre 2014, 06:11 - Ultimo aggiornamento: 09:11
Eccezionale esaltazione della normalità, Parolo d'onore. Ecco l'incarnazione di continuità, sacrificio e gol al servizio di Pioli. Come si può rinunciare a uno così? 540 minuti in campo, Marco è l'unico giocatore biancoceleste a non essersi mai perso un istante di Lazio. Onnipresente nelle prime 5 giornate e persino in Coppa Italia col Bassano. Non è nemmeno al top, eppure ha già realizzato tre gol in sei partite: solo Hernanes - con 4 centri - era riuscito a far meglio di lui nel 2012/13; restano dietro Mauri e Lulic. Non c'è bisogno di maneggiarlo con cura, basta lanciarlo nella mischia. In ogni modulo: 4-3-3, 4-2-3-1, Parolo s'adatta. Chissà se avrebbe mai pensato di poter persino giostrare in regia. È successo a Palermo, il numero 16 ha faticato tanto, ma è il risultato che conta: velo decisivo per la rete del vantaggio di Djordjevic, firma sul poker del Barbera con tanto d'aggancio da urlo. L'anno scorso con la maglia del Parma, Parolo toccò quota 8 reti. Quest'anno, in appena due mesi, è quasi metà dell'opera. Già ribattezzato da Pioli “tuttocampista”.

IN RAMPA

Parolo ai numeri, alle statistiche. Marco non fiata e suda. È l'umiltà il segreto di questo ragazzo, tutto casa e sport. Giura lo stesso di Keita, l'agente Savini: «Si allena in maniera professionale e fa una vita sana. Pioli gli preferisce Felipe Anderson, ma sul mio assistito – col rinnovo - si erano fatti dei programmi che oggi non equivalgono alla realtà. Con la Lazio abbiamo deciso di non ascoltare le sirene di mercato in estate (Liverpool e Juve su tutte, ndr), ma se questa situazione dovesse perdurare sino a dicembre, faremmo le nostre valutazioni». Quasi una minaccia velata dopo le tre panchine consecutive del “Balde” giovanotto. Che s'è però confrontato col mister e ora spera già in un posto da titolare col Sassuolo. Venduti duemila biglietti: «Se centreremo quota 18mila – ribadisce Canigiani, responsabile marketing - per la prossima sfida casalinga ci sarà un sensibile abbassamento dei prezzi».

POVERO LEDESMA

Amore in bilico. Nella Lazio che ha ritrovato il sorriso, non c'è solo il mugugno di Keita. Anche il volto triste di vice-capitan Ledesma: nonostante le assenze di Biglia e Cataldi, Pioli gli ha appunto preferito addirittura Parolo nel suo ruolo. Cristian paga un pessimo stato di forma (visto con l'Udinese), ma forse non solo questo. All'argentino, in scadenza a giugno, non è arrivata nessuna chiamata per il rinnovo. Lotito e Tare tergiversano. E c'è pure un retroscena: il playmaker argentino sarebbe già stato offerto all'Inter in estate. Chiedeva la Lazio a vita, ma né la vita né la Lazio sembrano mostrargli troppa riconoscenza. La bandiera Cristian merita un altro rispetto.