Pioli merita applausi al di là della sconfitta:
ora il derby e conquistare la Champions

Pioli merita applausi al di là della sconfitta: ora il derby e conquistare la Champions
di Massimo Caputi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Maggio 2015, 06:23 - Ultimo aggiornamento: 20:25
Una gara intensa, emozionante, la finale dell'Olimpico. Sono serviti 120' minuti e ad alzare il trofeo è stata la Juventus. Dopo quattro scudetti consecutivi un altro record per i bianconeri: la decima Coppa Italia. Per Allegri la perla dell'accoppiata scudetto-coppa in attesa di realizzare un sogno che si chiama triplete. Onore alla Juventus, ma complimenti, e tanti, alla Lazio. Ancora tremano i pali della porta di Storari per il pallone calciato da Djordjevic pochi minuti prima del gol decisivo di Matri. Le speranze biancocelesti si sono infrante così, come spesso accade nel calcio, per pochi centimetri, con il grido del gol soffocato in gola. Conoscendo e apprezzando le due squadre la partita è vissuta con qualche errore di troppo, nei passaggi o nelle conclusioni, ma come è normale e umano in gare che non hanno un domani. É stata una partita diversa rispetto le precedenti tra le due squadre: per come si è sviluppata e, soprattutto, per come l'hanno impostata i due tecnici.

Gol in avvio della Lazio, firmato da capitan Radu, e pareggio immediato della Juventus, con Chiellini, capitano bianconero di serata. Botta e risposta. Pioli ha cercato di sorprendere Allegri con un atteggiamento tattico quasi inedito, cioè con una difesa a tre e tre attaccanti. Difesa a tre anche per la Juventus, in generale più macchinosa del solito, ha impiegato un po' a capire come doveva comportarsi, dando costantemente la sensazione di lasciare il controllo del pallino agli avversari. Memore degli errori e delle ingenuità passate, la Lazio, pur mantenendo l'aggressività e lo spirito offensivo, ha cercato di non farsi mai trovare scoperta. Compatta e aggressiva fino a quando ha potuto, effervescente per lunghi tratti, generosa nel finale, la squadra di Pioli ha poco da rimproverarsi e merita un forte applauso. Ora ci sarà il derby con la Roma e una qualificazione Champions da conquistare, ma questa è un'altra storia.