Presente e futuro in novanta minuti

Presente e futuro in novanta minuti
di Massimo Caputi
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Lunedì 25 Maggio 2015, 06:14 - Ultimo aggiornamento: 10:31
Atteso da tempo, mai cosi decisivo, il derby dei derby andrà finalmente in scena. Lazio e Roma si giocano presente e futuro, perché vincere vorrebbe dire Champions diretta, tanti milioni di euro garantiti e il primato cittadino che, per una volta, non sarebbe un semplice contentino, ma molto di più. La sconfitta del Napoli a Torino non ha tolto nulla alla straordinarietà della sfida. Si, la Roma è certa almeno del terzo posto e alla Lazio basterebbe un punto, ma solo chi non conosce la città e la rivalità che esiste può parlare di pareggio annunciato. C'è tutto per assistere a una gran partita, a novanta minuti di adrenalina pura, durante la quale un minimo errore o una giocata imprevista potrebbero essere determinanti per segnare la stagione. Per ciò che vale e rappresenta, sarà un derby da vivere tutto di un fiato, i tifosi sono già in apnea. Bello e appassionante lo è stato anche il 2 a 2 dell'andata, ma in quattro mesi sono mutate tante cose.

La Lazio ha preso sempre più forma e sostanza, la Roma ha visto scemare ambizioni e certezze. I biancocelesti, allora sfavoriti, sono ora la formazione più accreditata da tutti per il successo. Per questo i giallorossi, punti nell'orgoglio, bramano di ribaltare il pronostico contrario. La Lazio, persa la Coppa Italia, vuole ottenere il massimo; la Roma, svanito da tempo il sogno scudetto, vuole difendere l'obiettivo minimo. I giallorossi sono ancora avanti ai rivali, e potranno gestire il vantaggio di giocare per due risultati su tre, per questo molti ipotizzano che sarà la squadra di Pioli a fare la prima mossa. Sono talmente tante le variabili tecniche ed emotive che non rimane che aspettare le 18 di questa sera