RIPARTENZA OBBLIGATA
Il ritardo in classifica, però, è maturato nelle ultime tre partite, in cui la Roma ha raccolto solo 3 punti. I 3 pareggi di fila contro la Lazio, il Palermo e la Fiorentina hanno permesso alla Juve di accelerare, guadagnando 6 dei 7 punti che ha di vantaggio (accadde qualcosa di simile anche nello scorso torneo: i 4 pareggi consecutivi di fine 2013 consentirono ai bianconeri il sorpasso e l'allungo). I giallorossi, per dare un senso allo scontro diretto di lunedì 2 marzo all'Olimpico, non si possono permettere di lasciare altri punti per strada. Contro l'Empoli, senza piangersi addosso come lo stesso Garcia pretende dai giocatori rimasti a disposizione, è fondamentale ritrovare la vittoria e se possibile il gioco. E' la prima di 4 partite che dovrebbero consentire l'en plein per tenere aperta la corsa scudetto: dopo questa, le trasferte sui campi del Cagliari e del Verona e in mezzo la gara casalinga con il Parma.
POCA SCELTA
Davanti all'Empoli organizzato, la Roma arriva incompleta come mai in questa stagione. Oltre agli infortunati Strootman e De Rossi, non c'è nemmeno Doumbia, cioè il sostituto di Destro, impegnato in Coppa d'Africa con il connazionale Gervinho, il quarto assente di primo piano. Il numero dei convocati è il più esiguo: 22. Non solo, nell'elenco, oltre al secondo portiere Skorupski, figurano i primavera Somma, Pellegrini, Verde, Vestenicky, i giovani Uçan e Paredes e il convalescente Torosidis. E, dopo il lungo viaggio (con doppio scalo), pure Keita che, per l'emergenza a centrocampo, è stato subito allertato. Garcia gli ha dato il permesso di restare a casa a riposarsi, senza nemmeno passare a Trigoria: in giornata parlerà con il regista per sapere come sta. Pronto Paredes. Il francese ritiene però fondamentale il rientro di Keita per garantire equilibrio, esperienza e solidità all'assetto che recentemente ha mostrato lacune tattiche abbastanza evidenti. Per lo stesso motivo Maicon si prepara a tornare titolare: non è al top, ma serve la sua personalità.