MISTER IN CRAVATTA
Accoglienza caldissima, come detto, per Garcia, l’unico in campo in giacca e cravatta. Il francese, con la faccia sempre molto seria, ha mostrato più volte il pollice della mano destra alla propria gente e, al momento della foto di gruppo, si è piazzato tra Totti e Iturbe, che aveva il sorriso di un bambino che aveva appena ricevuto il regalo più bello della vita. Strootman, corricchiando piano piano, si è fatto tutto il giro del campo accompagnato dalla standing ovation della gente. Il giorno del suo rientro in campo da giocatore vero è ancora un po’ lontano, ma l’affetto dei romanisti per lui è rimasto intatto. O, forse, è addirittura aumentato. Boati seri quando sono apparsi De Rossi e Pjanic, Cole, Nainggolan, Maicon e Gervinho, e tanti, tanti battimano anche per Astori, e non c’è bisogno di spiegare il perché.
L’EMOZIONE DI FEDE
Da De Sanctis, il primo a presentarsi sotto la curva, a Totti per i tifosi è stata un’unica, infinita emozione, come quella che è sembrata piazzarsi sul volto di Balzaretti, assente dallo scorso novembre, mentre guardava la Sud e ricordava il gol nel derby. La gente l’ha accompagnato e accarezzato con lo sguardo, sperando che la scena possa ripetersi presto. O anche solo sperando di rivedere in partita quella maglia giallo e rossa n.42.
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