Roma e Juventus non vanno oltre l'1-1
Alla magia di Tevez, risponde Keita

Roma e Juventus non vanno oltre l'1-1 Alla magia di Tevez, risponde Keita
di Ugo Trani
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Lunedì 2 Marzo 2015, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 16:57

Garcia non può certo esultare per il primo punto preso, dopo tre sconfitte, contro la Juve in campionato. Perché questo 1 a 1 non serve a niente. La capolista rimane a più 9 e viaggia tranquilla verso il quarto titolo consecutivo. La Roma, avendo perso la gara all'andata, dovrebbe rimontare addirittura 10 punti per sfilare alla rivale di sempre lo scudetto. Con 13 gare e 39 punti a disposizione il compito è da definire quantomeno proibitivo.

STRISCIA FATALE

Non è l'ultimo della raffica di 7 pareggi in 8 gare a incidere sulla classifica.

Sono gli altri 6. Quelli contro la Lazio, il Palermo, la Fiorentina, l'Empoli, il Parma e il Verona. E 4 su 7 all'Olimpico, dove i giallorossi non vincono dal 30 novembre. Dal 6 gennaio, in campionato, solo la vittoria di Cagliari. La Juve ne ha approfittato e da più 1 è salita a più 9. Allegri ha avuto, come se non bastasse, anche il match ball. Per chiudere qui il discorso. Lo ha sprecato. Perché non è riuscito a prendersi i tre punti contro la Roma che è rimasta in 10 nell'ultima mezz'ora. Il rosso a Torosidis, capace di regalare la superiorità numerica ai bianconeri e contemporaneamente la punizione per il vantaggio a Tevez, ha scatenato i giallorossi. E i cambi di Garcia, in questo senso, sono stati decisivi: Florenzi per Ljajic, Iturbe per Tott e Nainggolan per De Rossi hanno garantito la corsa per arrivare al pari. Colpo di testa di Keita, sporcato sulla linea da Marchisio, su punizione da destra di Florenzi che in precedenza ha offerto una chance simile a Manolas, sempre aerea, ma Buffon in quel caso è stato proprio bravo.

GAP EVIDENTE

La Juve resta migliore. Anche senza Pirlo, infortunato e quindi a casa, e Pogba, non al meglio e solo iin panchina. Pereira ha il passo del contropiedista e, insieme con Vidal, Marchisio e i due esterni Lichtsteiner ed Evra, va a ribaltare ogni azione. Il primo tempo i bianconeri aspettano con umiltà, nella ripresa si alzano e vanno in pressing per vincere e prendersi il titolo in anctipo. Non ci riescono per la deconcentrazione con cui affrontano la mezz'ora finale. Soffrono con l'uomo in più: con conte non sarebbe mai successo. La Roma, 11 punti in meno di un anno fa, non si fa umiliare davanti al proprio pubblico. Reagisce con orgoglio e almeno difende il seconmdo posto: è a più 4 sul Napoli terzo. Se avesse avuto il centravanti, sarebbe stata più efficace in attacco. Doumbia e Ibarbo, rinforzi invernali, non sono però a disposizione di Garcia. Infortunati e quindi inutili. Chissà perché sono stati presi.

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