Roma, Totti: «Se vinciamo lo scudetto
non mangio gelato per un anno»

Roma, Totti: «Se vinciamo lo scudetto non mangio gelato per un anno»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Agosto 2014, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 16:39
Se la Roma vince lo scudetto rinuncio al gelato per un anno... E' difficile. Poi dipende da come va l'anno.... Promessa da capitano. Francesco Totti battezza Roma Radio, l'emittente radiofonica ufficiale della società giallorossa e annuncia il suo fioretto per lo scudetto. Parla di tutto il capitano, dalla sua 23/a stagione in A al ruolo di Rudi Garcia.



Com'è cambiato il calcio in 23 anni. «E’ cambiato che purtroppo sto invecchiando. Il calcio è la mia passione, il mio divertimento. E’ tutto. Sono contento di quello che ho fatto. Purtroppo prima ci si divertiva di più, adesso è differente».



L'evoluzione del gioco. «Adesso è più fisico, meno tecnico. Sono cambiate tantissime cose purtroppo. Prima mi divertivo di più».



Com'è cambiata la Roma. «Presidente, allenatori, giocatori. Ho visto passare di tutto: si potrebbe scrivere un libro. Se lo farò? Può darsi...».



La sensazioni per la stagione. «Positive. Cercheremo di fare una stagione come quella dell’anno scorso. Sappiamo che non è semplice ma cercheremo di fare cose belle e positive».



Gli stimoli. «La voglia c’è sempre, sennò non starei qua. Ho voglia di giocare, divertirmi. Quando mi passerà sarò il primo a mettermi da parte».



Il consiglio ai giovani. «Ripetere quello che ho fatto in 23 anni…».



I giovani giallorossi. «Le impressioni sono buone ma quando si è giovani bisogna rimanere con i piedi per terra per crescere con serenità e tranquillità. Dipende anche dal loro atteggiamento. Il calcio è cambiato, prima stavi più sull’attenti: ora ci si prende più spazio».



Rudi Garcia. «Bella persona, fa spogliatoio. Tiene tutti allo stesso livello. E’ una persona che ha voglia di fare bene e spero di riuscirci insieme».



La tattica dell'allenatore. «E’ stato bravo a ribaltare una situazione complicata, molto difficile. Venivamo da due anni bruttissimi: è riuscito subito a capire l’ambiente e a mettere in campo una squadra che ha fatto bene».



Il desiderio di girare tranquillo per il centro. «Ormai mi sono abituato. Roma è una piazza particolare, essendo cresciuto qui mi vedono da un altro punto di vista».
© RIPRODUZIONE RISERVATA