Garcia: «Il destino della Roma è vincere.
Ho parlato di scudetto? Servono stimoli»

Garcia: «Il destino della Roma è vincere. Ho parlato di scudetto? Servono stimoli»
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Domenica 1 Marzo 2015, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 09:30

Dopo la vittoria di Rotterdam, Rudi Garcia e la Roma si riaffacciano sul campionato partendo dai 9 punti di distacco dalla Juventus e con l'incognita Napoli, in risalita verso il secondo posto e che stasera, battendo il Torino potrebbe raggiungere in classifica i giallrossi. Dunque la necessità di una “Svolta”, probabilmente già avvenuta. «Avevamo detto che volevamo giocare le due competizioni al massimo, l’abbiamo dimostrato a Rotterdam. Ci siamo qualificati nelle circostanze difficili, prima della gara di domani non era solo una qualificazione importante, ma è stato importante anche il modo in cui l’abbiamo raggiunta.»

Obiettivo Roma-Juventus

«Conta solo questa partita, la vogliamo vincere. Poi non cambia nulla sul fatto che non abbiamo il nostro destino nei nostri piedi, lo abbiamo solo per il secondo posto quindi bisogna fare di tutto per mantenere il secondo posto, sarà l’unico modo per attaccare il primo. Dobbiamo concentrarci su questa partita, anche se vinciamo non saremo in grado di dipendere solo da noi.»

La frase “Vinceremo lo scudetto”

«Una ossessione nel chiedere questa cosa, posso dire che forse c’è una divinità misteriosa che ha voluto punirmi per questo peccato, se peccato ho commesso, di superbia.

Se l’ho fatto era per lottare contro un ambiente di pessimismo ossessivo. Se ho commesso questo peccato, non era un comportamento di uno stupido che non riflette, che dice cose al volo. Penso che per mantenere la motivazione e l’ambizione era al massimo fosse necessario fare questo. Non ci fermiamo a questa stagione, l’obiettivo non solo è vedere la Roma al centro del Villaggio, ma al centro dell’Italia. Questo non si fa in pochi giorni, il destino della Roma, e l’ha ripetuto il presidente, è lottare per il titolo non solo quest’anno, ma anche in futuro. È vero che quest’anno siamo stati colpiti duramente dalla sfortuna, penso agli assenti non previsti, la nostra storia è fatta di errori, nessuno fa le cose perfettamente. Voglio dire che la prossima volta che qualcuno mi farà questa domanda, lo manderò a quel paese. Il destino della Roma è vincere, lottare per lo scudetto e speriamo anche un giorno in Europa. Dobbiamo mostrarci all’altezza di questo destino. Con quella dichiarazione ho voluto ridare orgoglio ai tifosi che di scudetti ne hanno vinti pochi, bisogna essere consapevoli che la Roma sta costruendo un futuro in cui lotterà ogni anno per la Champions League e per lo scudetto.»

Molta testa e zero errori con la Juventus

«Sappiamo che giochiamo contro la prima in classifica, dobbiamo sfruttare la fiducia che è stata mostrata a Rotterdam e a Verona, dove non abbiamo pareggiato come le altre volte. L’obiettivo è tornare a vincere in Europa e all’Olimpico, abbiamo tanta voglia di vincere questa partita perché è all’Olimpico e perché pareggiamo troppo. Sono sicuro che i ragazzi daranno tutto e lotteranno tanto per avere questa vittoria. Non dico altro che se avranno fiducia a inizio partita sarà meglio, e questa fiducia se la sono presa da soli. Già mi sono espresso, per avere una squadra che dà il 100% devono sentire che ci sono tutti quelli che amano la Roma.»

Juventus più umana

«Questa Juventus è prima a +9 sulla seconda, vuol dire che per il momento è la squadra più forte del campionato.»

Florenzi, Iturbe e Doumbia

«Florenzi è al 100%, Manuel sta tornando bene, non ha una gara intera nelle gambe, ma un’ora-un’ora e un quarto sì. Doumbia ha una lombalgia, non lo convocherò domani, bisogna rimetterlo al giusto livello. È da troppo tempo che non si allena normalmente. Non ci sarà, ma come abbiamo visto col Feyenoord, col rientro di alcuni giocatori ho delle soluzioni. C’è anche Verde, rimasto in panchina giovedì. Ho più soluzioni, l’abbiamo detto: con il ritorno di tanti giocatori siamo più forti e competitivi. Per Maicon è troppo presto.»

La differenza tra Roma e Juventus negli infortuni

«Parliamo di Pirlo e Pogba, il presidente ha detto che se a loro fossero mancati per un lungo tempo, come sono mancati Castan e Strootman per un lungo tempo, la squadra sarebbe stata meno forte e sarebbe stata un’ottima risposta.»

Roma e Juventus alla pari?

«Non lo so, non importa. Sappiamo che incontriamo la prima in classifica, in tutti i paesi europei e del mondo quando il secondo riceve il primo vuole mostrare cosa sa fare. È anche vero che domani bisogna fare una partita di altissimo livello, sull’onda di quanto fatto giovedì. Bisogna avere un atteggiamento di riflessione, non basta solo la voglia. Vediamo se siamo capaci, sono sicuro di questa cosa. Non ci sarà altro obiettivo che i tre punti.»

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