LE GERARCHIE DEL GOL
Ai tempi del Wolfsburg, stagione 2010-11, Dzeko era il titolare e Super Mario la sua riserva. Edin era arrivato in Germania già da diversi anni, e le gerarchie de gol erano chiare: l'ex centravanti della Dinamo Zagabria doveva accontentarsi degli spiccioli che gli lasciava il bosniaco. A metà stagione, poi, la svolta: Dzeko va al Manchester City e Mandzukic riesce a trovare via via più spazio. Al punto di meritarsi, nell'estate del 2012, la chiamata da parte del Bayern Monaco, una sorta di laurea per chi gioca in Germania. Nel gennaio di quattro anni fa, insomma, le strade di Edin e Mario si divisero: i due, oggi pomeriggio all'Olimpico, si ritroveranno faccia a faccia, uno con la maglia della Roma, l'altro con quella della Juventus. La supersfida italiana: impensabile, per entrambi, ai tempi del Wolfsburg.
COSÌ UGUALI, COSÌ DIVERSI
Due attaccanti diversi, anche se appaiono simili per una questione di fisico: il croato non ha i piedi del bosniaco che, a sua volta, non ha la forza d'urto del rivale. Lo juventino è più bravo del romanista nel gioco aereo, mentre perde punti sul piano del palleggio. Dzeko è uno che fa giocar bene la sua squadra; Mandzukic è uno che sfrutta il lavoro della propria squadra. Entrambi sono finalizzatori, con il croato che è meno suggeritore dell'ex compagno nel Wolfsburg. Dire, alla vecchia maniera, che Edin ha più classe di Super Mario non è né azzardato nè offensivo per lo juventino.
LA PRIMA CON LA SIGNORA
I riflettori, oggi, sono giustamente puntati soprattutto su di loro: due nuovi acquisti, due attaccanti di statura internazionale, due grandi personaggi. Che alla “prima” nel campionato italiano hanno steccato: una notizia, visto che sono due abituati a lasciare il segno. Per Dzeko, che in carriera ha affrontato 100 squadre di club ma mai la Juventus, sarà l'esordio ufficiale davanti ai suoi nuovi tifosi. La prima volta che si è esibito alla pendici di Monte Mario ha segnato due gol e firmato un assist: dovesse ripetersi contro la Juve, Roma avrebbe trovato nuove certezze e il suo ennesimo, nuovo Re. I tifosi giallorossi non aspettano altro.