ALTI E BASSI
In casa la Roma funziona. Ma le avversarie, nelle gare interne di campionato, spesso non sono state all'altezza. 6 vittorie su 6 match e nessuna rete subita. Quasi sempre, partite chiuse nella prima parte. Perché i giallorossi o gestiscono o calano. Come è successo anche nella ripresa a Mosca (possesso palla sceso dal 64,7% al 47,3%). La preparazione, per ora, non convince: guai muscolari e mugugni sparsi. Ma anche tatticamente la squadra sta balbettando: la difesa, da tempo in emergenza, si abbassa per stanchezza o paura; il pressing lo fanno pochi; troppi palloni vengono regalati agli avversari (49 palle respinte contro le 12 del Cska) e pochi sono i contrasti (e i falli: 5 martedì sera). In più Garcia con le sostituzioni fa cilecca: da Paredes a Torino a Strootman a Mosca, sempre negli ultimi 5 minuti.
SENZA FRECCE
Proprio nella prima gara con il Cska, la Roma esagerò grazie alle performance dei suoi due esterni d'attacco: nel 5 a 1, Gervinho (2 gol) e Iturbe (1) furono i grandi protagonisti, scambiandosi anche un assist a testa. Da quel giorno, nessuno vola più sui lati. L'ivoriano in campionato ha fatto centro alla prima giornata, contro la Fiorentina, e con il Bayern nella sera del 7 a 1, diventando il capocannoniere di Champions (3) reti; l'argentino, già due volte fermo per infortunio (muscolare il primo, contusivo il secondo), ha realizzato l'unica rete in campionato a Torino contro la Juve, guarda caso l'altra grande esibizione dei giallorossi in questa stagione (la sconfitta è stata firmata dall'arbitro Rocchi con tre decisioni assurde). Se per Iturbe pesano i 30 milioni dell'investimento della proprietà, per Gervinho è evidente l'involuzione. Pochi gol, quasi tutti in casa: 13 su 16. Fuori non segna dal 22 marzo, al Bentegodi contro il Chievo. Il contropiedista, in questo senso, sta perdendo colpi.
PORTA APERTA
La Roma, e Sabatini non ha certo aspettato l'errore di De Sanctis a Mosca per muoversi, prenderà presto il nuovo portiere. E sarà il titolare della prossima stagione. E' stato individuato da tempo: il brasiliano Neto che, nonostante i tentativi fatti ripetutamente dalla Fiorentina, ha deciso di non rinnovare e di aspettare il club giallorosso. Skorupski sarà ceduto e De Sanctis, invece, confermato. Come secondo, però.
RARI GLI 0-0
Occhio al risultato dello scontro diretto contro il City: con la possibile sconfitta del Cska a Monaco contro il Bayern, la Roma si può permettere di pareggiare per andare comunque agli ottavi. Ma solo 0 a 0. Il punteggio, però, non appartiene alle due rivali: in 136 match, appena 6 volte. Nelle 77 partite della gestione Pellegrini (tutte quelle della scorsa stagione e quelle dell'attuale), solo in 2 casi, sui campi dello Stoke City e del Norwich, il Manchester ha conquistato un punto senza far gol. Nelle 59 dell'éra Garcia (lo stesso periodo preso in esame per i Citizien con in panchina l'allenatore cileno), lo 0 a 0 si è visto in 4 gare, in quella del mese scorso a Genova contro la Sampdoria e nelle 3 del campionato scorso contro il Cagliari, la Lazio e l'Inter, sempre all'Olimpico. Meglio, dunque, pensare esclusivamente al successo. Anche Garcia e Pellegrini sono d'accordo.