Udinese-Milan 2-1, tramonto rossonero
Inzaghi: «Chiediamo scusa a tifosi e presidente»,
Squadra in ritiro fino a mercoledì

Udinese-Milan 2-1, tramonto rossonero Inzaghi: «Chiediamo scusa a tifosi e presidente», Squadra in ritiro fino a mercoledì
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Sabato 25 Aprile 2015, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 10:20

L'Udinese esorcizza il Diavolo, che sceglie nel dopo partita il ritiro per la squadra fino a mercoledì, con una decisione di Inzaghi condivisa con la società. Questo il senso dell'anticipo della 13/a giornata del girone di ritorno al Friuli, che termina 2 a 1 in favore dei bianconeri. Succede tutto nella ripresa di una gara dominata dal primo all'ultimo minuto dalla squadra di casa, contro un Milan quasi apatico, capace di svegliarsi dal torpore solo nei minuti finali, quando l'Udinese cala il ritmo, pagando l'evidente stanchezza per le energie spese in una gara ad altissima intensità. Troppo tardi però perchè il gol di Pazzini riesca a riaprire i giochi e pareggiare i conti delle reti di Pinzi e Badu.

L'Udinese è padrona della prima frazione di gara. I bianconeri schierati in campo da Stramaccioni in 4-3-1-2 con Domizzi chiamato a stringere i denti al centro della difesa e Gejio, a sorpresa, a fare da spalla a Di Natale, mettono subito in campo intensità e pressing alti. Gli ingredienti giusti per provare a infilare il Milan in velocità.

Quando si trova in campo aperto la squadra bianconera, oggi con una maglia «speciale» con la condivisione dei colori della Asd Pallamano Rovereto (primo vincitore del concorso Dacia Sponsor Day),sembra in grado di fare male. In più occasioni i friulani sfiorano un gol che non arriva; neanche al 44' quando il sinistro di Guilherme sfiora l'incrocio dei pali con Diego Lopez in evidente ritardo.

Il Milan risponde con Suso, Pazzini e Menez nel tridente d'attacco del 4-3-3 messo in campo da Inzaghi. I rossoneri in campo però sono lenti e prevedibili. Non riescono mai ad accelerare la manovra per rendersi pericolosi. Se si esclude una conclusione dalla distanza di Van Ginkel al 35', alta sopra la traversa, il Diavolo non inquadra praticamente mai lo specchio della porta bianconera.

Non si considera neppure come occasione il tiro di Antonelli su cross di Suso allo scadere che si insacca nella porta difesa da Karnezis dopo che l'arbitro ha già fischiato un fallo commesso proprio dal rossonero su Widmer in marcatura. Lo 0 a 0 con cui si chiude il primo tempo si sblocca in avvio di ripresa. Il vantaggio friulano arriva al 13' sugli sviluppi di un calcio d'angolo, l'ennesimo battuto dai bianconeri. Dalla bandierina Di Natale calcia in mezzo all'area. Pinzi, nella zona del dischetto, stop e destro con la palla che passa tra le gambe di un paio di difensori rossoneri e si infila nell'angolino basso alla destra del portiere. Inzaghi prova a cambiare pedine per scuotere i suoi, ma Rami e Destro non riescono a imprimere un cambio di rotta e di ritmo alla squadra. L'Udinese ha tutto il tempo per schierarsi in difesa e chiudere ogni spazio. Ripartendo in velocità.

L'Udinese legittima il meritato vantaggio al 29': Badu segna raccogliendo un cross di Guilherme dopo una conclusione respinta a Di Natale. La prima sbavatura bianconera, al termine di una gara quasi perfetta dei friulani, consente al Milan di accorciare le distanze. È il 43': i rossoneri battono il primo calcio d'angolo. Sugli sviluppi del tiro della bandierina Cerci crossa al centro dell'area dove Pazzini è libero di svettare di testa a beffare Karnezis. Sembra riaprirsi la gara ma si tratta soltanto di un finale che costringe l'Udinese a soffrire per l'ultima manciata di minuti.

«Una brutta partita. Sono molto arrabbiato e deluso per l'atteggiamento dei giocatori. Ci giocavamo l'Europa e la dignità. Loro sembravano giocare la finale di Champions, noi no. Chiediamo scusa ai tifosi e al presidente». Così l'allenatore del Milan, Filippo Inzaghi, ai microfoni di Sky dopo la sconfitta a Udine. «Quando una squadra gioca così il primo colpevole è l'allenatore. Io sono il primo responsabile - ha proseguito Inzaghi - ma ora dobbiamo rimboccarci le maniche e fare bene mercoledì con il Genoa». Il tecnico ha aggiunto che non si sarebbe «mai aspettato un blocco totale come oggi, di voglia e di forza». «Dopo il derby un pO' la luce si è spenta e poi è difficile. Abbiamo sbagliato l'approccio alla gara e per fortuna il primo tempo si era concluso sullo 0-0, ho cercato di farlo capire nello spogliatoio ma è finita così. Sono deluso come mai quest'anno, non possiamo fare queste figure. Mercoledì giocherà chi merita la maglia del Milan», ha concluso Inzaghi.

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