Verona-Chievo, 0-1 nel derby della Scala
Segna Paloschi all'81' in fuorigioco

Verona-Chievo, 0-1 nel derby della Scala Segna Paloschi all'81' in fuorigioco
di Matteo Sorio
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Domenica 21 Dicembre 2014, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 18:53
VERONA La classe operaia va in fuorigioco e quindi in Paradiso. L’uomo che rovescia il derby dell’Adige è l’allievo di Pippo Inzaghi, cioè quell’Alberto Paloschi che dopo aver macinato chilometri in pressing, sfiancandosi come recita il copione del calcio moderno italiano, pesca l’inzuccata in off-side e soprattutto sul filo del gong. Festeggia il Chievo, in questa quinta stracittadina scaligera in serie A, ed è il quartiere che mette in crisi la città. Perché la settima sconfitta stagionale del Verona di Mandorlini, al di là della svista del guardalinee, è un boccone amaro, col retrogusto dei difetti gialloblù, ossia una difesa che prima o poi concede il pertugio, una mediana dove Tachtsidis non imprime accelerazioni e un attacco dove bomber Toni soffre a volte d’isolamento. Alle ombre sull’Hellas fanno da contraltare le luci sul Chievo di Rolly Maran, che gioca un match d’ordine e quadratura e approfitta di un attimo fuggente e fortunato.



Il gol di Paloschi (il pronostico l'aveva azzeccato la senatrice Patrizia Bisinella, tifosa del Chievo e compagna del sindaco Flavio Tosi, da sempre sostenitore dell'Hellas) scardina una gara bloccata, la cui anima, fin lì, era incarnata dal duello rusticano tra Toni e Cesar e dalle tenzoni di centrocampo fra Izco e Hallfredsson, tutto materiale buono per annullarsi a vicenda. Basti dire che la cronaca, fino al momento clou, raccontava giusto di una zingarata di Radovanovic da metà campo, una rovesciata di Nenè che incocciava su Frey e un rigore chiesto (invano) da Paloschi. Poi, di colpo, l’acuto del 24enne attaccante bresciano. E una classifica che ora dice: Hellas inchiodato a 17 punti, lontanissimo dalla bella copia dell’anno scorso (quando c’erano Iturbe, Romulo e Jorginho), e Chievo che tallona a 16, lasciando fra sé e la zona rossa 4 sassolini di distanza. Indovinate, a questo punto, chi digerirà meglio il pandoro natalizio.



LA CRONACA