Il gol di Paloschi (il pronostico l'aveva azzeccato la senatrice Patrizia Bisinella, tifosa del Chievo e compagna del sindaco Flavio Tosi, da sempre sostenitore dell'Hellas) scardina una gara bloccata, la cui anima, fin lì, era incarnata dal duello rusticano tra Toni e Cesar e dalle tenzoni di centrocampo fra Izco e Hallfredsson, tutto materiale buono per annullarsi a vicenda. Basti dire che la cronaca, fino al momento clou, raccontava giusto di una zingarata di Radovanovic da metà campo, una rovesciata di Nenè che incocciava su Frey e un rigore chiesto (invano) da Paloschi. Poi, di colpo, l’acuto del 24enne attaccante bresciano. E una classifica che ora dice: Hellas inchiodato a 17 punti, lontanissimo dalla bella copia dell’anno scorso (quando c’erano Iturbe, Romulo e Jorginho), e Chievo che tallona a 16, lasciando fra sé e la zona rossa 4 sassolini di distanza. Indovinate, a questo punto, chi digerirà meglio il pandoro natalizio.
LA CRONACA