Allegri: «Messi e Neymar? Siamo la Juve,
andiamo a Verona senza pensare a Berlino»

Allegri: «Messi e Neymar? Siamo la Juve, andiamo a Verona senza pensare a Berlino»
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Venerdì 29 Maggio 2015, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 20:18
max Allegri al 200%. Ultimo appuntamento di campionato a Verona, primi pensieri la Finale di Champions a Berlino, e la storia di quella che oggi più che mai è "la sua Juventus". «Vorrei iniziare ricordando quello che è successo 30 anni fa all'Heysel, è stata una tragica serata, una pagina nera dello sport mondiale e della Juventus, oggi c'è solo da commemorare le vittime e stringersi con affetto intorno ai loro familiari. Da quel giorno credo che sia stato fatto tanto, non abbastanza per risolvere tutte le problematiche. Per riuscire ad arrivare ad un livello tale di serenità per andare allo stadio bisogna tutti migliorare, essere positivi, mettersi una mano sulla coscienza, il calcio deve essere uno spettacolo, non viverlo attraverso la violenza e gli atti vandalici».

Poi l'attenzione si è spostata sul campo e su Berlino. «Deve essere una settimana come le altre, la posta in palio è diversa - ha continuato Allegri - la capacità è quella di non stare a pensare sempre a questa finale altrimenti ci bruciamo delle energie nervose che ci serviranno durante la partita, l'entusiasmo e l'adrenalina non devono crearci ansia».

Ultima di campionato: «Domani è una partita importante, è l'ultimo test prima di giocare la finale di Champions, non mi piace che si dica che è la Juve di Allegri, è una squadra che ha fatto una stagione straordinaria, ci manca l'epilogo, bisogna aspettare 7 giorni, non possiamo giocarla prima, siamo in una buona condizione fisica, bisogna andare a Verona non con la testa a Berlino, non avrebbe senso».

La formazione: «Deciderò sapendo che ho molti diffidati che sono a rischio per la Supercoppa. Tevez? Giocherà. E' una sfida importante, l'ultimo test prima della finale, non abbiamo l'ansia da Messi e da Neymar, se siamo arrivati fino a questo punto è perchè ce lo siamo meritati e abbiamo altre caratteristiche rispetto a loro». Infine una pillola di mercato. «Dybala? E' un potenziale grande giocatore, ha soli 21 anni, non ci ho parlato».