Yanga-Mbywa non sbaglia un colpo:
prima da titolare e nessun disagio

Yanga-Mbywa non sbaglia un colpo: prima da titolare e nessun disagio
di Alessandro Angeloni
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Domenica 21 Settembre 2014, 17:26 - Ultimo aggiornamento: 19:52
Primo intervento, sotto la Tevere: applausi. Da l, tutto cominciava per Yanga-Mbywa, perfettamente calato nella parte. Buona la prima da titolare, per nulla a disagio. Forza fisica, carattere, Rudi Garcia aveva ragione, Mapou non sbaglia un colpo. Gioca facile, sempre supportato da Manolas e da De Rossi davanti a lui: il difensore centroafricano, con passaporto francese, non supera mai la metà campo, come uno di quei centrali anni 60/70 alla Giacomino Losi. Garcia voleva Basa, poi all'improvviso è arrivato il venticinquenne africano. Una scelta di riserva, poi accettata di buon grado, anche perché a costi non elevati. Rudi lo ha mandato in campo nell'emergenza è da lui ha ricevuto la risposta che si aspettava.



«Mi fido ciecamente di Yanga-Mbiwa», le parole di Rudi alla vigilia della sfida con il Cagliari, esordio in campionato per il numero 2 venuto dalla Premier. Che poi non stiamo parlando di un novizio, Mapou ha sulle spalle un'esperienza nel campionato francese, al Montpellier, con quasi duecento partite, molte delle quali da capitano e leader del pacchetto difensivo (nella stagione 2011-2012 vince la Ligue 1, primo titolo nazionale della storia del Montpellier, giocando 34 partite, tutte da titolare, venendo schierato soprattutto come centrale difensivo).



Non felicissima l'esperienza in Premier, con la maglia del Newcastle. Da lî è scappato dopo un anno e mezzo, non era il suo calcio. Qui ricomincia con Garcia, che ha scommesso su di lui dopo aver incassato con l'altra scommessa chiamata Gervinho, che sempre da un fallimento inglese arrivava. Mapou vuole vincere a Roma e magari riconquistare la Nazionale «Se dovessi giocare con frequenza - ha ammesso il difensore qualche tempo fa - sicuramente avrei delle possibilità. So della concorrenza nel mio ruolo, ma lotterò ogni giorno per conquistare un posto da titolare. In Inghilterra le cose per me non sono andate benissimo, è un campionato molto fisico mentre qui, come in Francia, si gioca di più a pallone. Questo mi fa essere ottimista».
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