Spalletti: «C’è la volontà di risolvere. Mio figlio mi ha detto: Babbo ma che fai, litighi con Totti?»

Spalletti: «C’è la volontà di risolvere. Mio figlio mi ha detto: Babbo ma che fai, litighi con Totti?»
di Redazione Sport
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Domenica 21 Febbraio 2016, 23:30 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 13:12

Nel corso del programma “Serie A Live” in onda su Premium Sport, l’allenatore della Roma Luciano Spalletti ha dichiarato: «Stasera abbiamo fatto una prestazione impeccabile. Poteva essere una sfida facile ma quando arrivi dalla Champions ci può essere un calo d’attenzione. Invece i ragazzi hanno fatto un’ottima gara, hanno fatto delle giocate importanti contro una squadra allenata da un grande mister. Penso che il gol di Dzeko abbia dato la scossa alla partita, lui era molto dispiaciuto per il gol sbagliato: i ragazzi però non si sono demoralizzati e hanno reagito. Keita a fine primo tempo ha detto che avremmo vinto e poi si sarebbe chiarito tutto con Totti? Sono d’accordo con Keita, ha fatto una giusta ricostruzione anche perché la situazione è già passata. Nelle intenzioni di tutti c’è questa soluzione, Totti prima della partita è venuto negli spogliatoio, ha visto la partita ed è stato con noi. E’ stato solo un momento di rabbia e di malessere che è comprensibile perché è un calciatore e vuole continuare a farlo. C’è stato più rumore rispetto a quella che è la sostanza, solo che se lo fa il più grande campione del dopo guerra quale è Totti diventa una cosa eccezionale. Se Totti avrebbe giocato stasera? Si l’avevo detto anche in conferenza prima della partita, anche perché in queste situazioni non va bene mischiare le carte e dire bugie. Io quasi come un padre avevo chiesto serenità e concentrazione dopo la partita di Champions e poi dopo aver chiesto questo quelle dichiarazioni hanno un po’ depistato il gruppo e ho preso questa scelta perché nella gestione di un gruppo devi pensare a tutti i calciatori e non solo a un singolo. Si fa così quando conduci un gruppo anche perché se fai una cosa in più per uno poi devi farla per tutti gli altri. Dovevo mettere ordine dopo la reazione a caldo di Francesco, non potevo fare altrimenti, è vero che lui è un campione e magari bisogna dargli un po’ più di rispetto ma il rispetto devo darlo a tutti, se no uno può dire quello che gli pare sempre. L’obiettivo di questo finale di stagione? E’ quello di continuare a vincere partita dopo partita per rimanere collegati alle squadre che vanno fortissimo. Noi abbiamo fatto un bel filotto ma dobbiamo are seguito perché anche le altere non scherzano. Noi abbiamo fatto bene ma ci sono squadre che hanno fatto anche meglio»

Spalletti si dice poi «dispiaciuto dell'accaduto e di aver preso quella decisione», aggiungendo di «non voler duelli con nessuno. Mio figlio mi ha detto: Babbo ma che fai, litighi con Totti?. La società sa che se Francesco chiede qualunque cosa io sono dalla parte di Checco. Ma ora bisogna fare delle sue scelte e io non posso accettare che lui convochi conferenze. C'è bisogno di ordine, sennò uno può dire quello che gli pare».

Comunque, «c'è la volontà di risolvere con Totti - è il ramoscello d'ulivo di Spalletti -. È stato un momento di rabbia. Lui è un campione ma il rispetto va dato a tutti i giocatori, non solo a uno. Voglio solo il bene della squadra».

 

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