Tavecchio: «Conte in un club? No, resta Ct. Il problema casomai sono i tagli alla Figc»

Tavecchio: «Conte in un club? No, resta Ct. Il problema casomai sono i tagli alla Figc»
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Lunedì 30 Novembre 2015, 18:44
Il rapporto tra Antonio Conte e la Nazionale italiana è destinato a resistere anche ad eventuali 'chiamatè da parte di club in cerca di una nuova guida tecnica. Ne è convinto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, che al termine del Consiglio federale non appare preoccupato dal fatto che il nome del ct sia stato accostato in queste ore alla panchina della Roma. «Io non so chi lo chiama o chi non lo chiama, ma noi a Conte stiamo dando responsabilità come nessuno mai prima d'ora - sottolinea il n.1 della Federcalcio -: lui non è solo il commissario tecnico della Nazionale, è anche il responsabile di 17 nostre rappresentative azzurre di cui sceglie pure gli allenatori».

«Posso assicurare di avere con Conte un rapporto fraterno, anzi direi filiale» conclude Tavecchio, ottimista sul tema del rinnovo del contratto del ct, in scadenza con Euro2016: «Penso di poter dire ci siano buone chance che resti».

Problema budget
«Siamo una federazione virtuosa che ha ridotto al minimo i costi di gestione pur garantendo tutti i servizi e mantenendo gli investimenti in particolare per il calcio femminile e quello di base.
Le ripetute decurtazioni ci mettono però in grave difficoltà, penalizzando oltremodo la disciplina di punta dello sport italiano». Questo poi il commento di Carlo Tavecchio al termine del Consiglio federale che ha approvato all'unanimità il budget 2016. Nello specifico, il bilancio di previsione, a causa del reiterato taglio della contribuzione del Coni (da più di 78 milioni di euro nel 2011 si è passati a 37,5 milioni nel 2016), presenta un deficit pari a 12,9 milioni di euro.