La carica dei 3000 tifosi biancocelesti a Termini: «Vinceremo a Napoli»

I laziali a Termini
di Alberto Abbate
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Martedì 7 Aprile 2015, 15:32 - Ultimo aggiornamento: 20:53
Cucù settete. L'ennesimo successo biancoceleste in campionato e il terzo posto a +6 dalla Fiorentina fa salire l'entusiasmo alle stelle. Questa Lazio fa davvero sognare, anche un'impresa in Coppa Italia. Non sarà facile espugnare il San Paolo, dopo l'1-1 dell'andata, ma i tifosi ci credono: "Vinceremo a Napoli", urlano in tremila a Termini già dalle 15. Alle 16.45 assalito il pullman biancoceleste, delirio di gioia all'arrivo dei giocatori alla stazione capitolina. Il più acclamato Felipe Anderson, autentico beniamino. “Vogliamo 11 leoni”, cantano mentre il gruppo scorre verso il treno. La trasferta di domani, valida per la finalissima, è vietata ai residenti nella regione Lazio e i laziali hanno escogitato un piano alternativo per caricare la squadra. PIOLI Scappellotti per Pioli, timoniere delle incredibili 55 lunghezze in classifica. Ne manca una e l'attuale allenatore biancoceleste avrà raggiunto il risultato finale (56 punti) dell'ultima stagione biancoceleste, targata Petkovic-Reja. E' in vantaggio di 9 giornate: teoricamente, ci sarebbero addirittura altri 27 punti a disposizione sino a fine campionato. L'ultima sfilza di sette vittorie consecutive (attualmente in Europa pari solo a Arsenal e Dinamo Kiev) promette molto più che bene. Così come quelle frecce lì davanti.



RECORD

Questa è la Lazio dei record, persino personali. Non solo Mauri ha già sorpassato il suo bottino di gol di sempre in carriera (7 a Modena), anche altri giocatori si sono superati. Sabato l'ottava rete stagionale per Parolo: eguagliato il suo score dello scorso anno – il migliore – con il Parma. Col Cagliari, nonostante un errore dal dischetto, anche Biglia ha raggiunto il suo record: quattro centri come nel 2012/13 con l'Anderlecht.



SCUDETTO

Se il secondo posto vale uno scudetto – Mauri docet – quest'anno, i gol biancocelesti valgono ancora di più. E' incredibile la statistica delle reti biancocelesti. Una media così sotto porta, la Lazio non l'aveva mai avuta. Cinquantaquattro centri in 29 giornate, roba che va oltre il tricolore: 11 reti in più dello scudetto del 1973/74, quattro in più dello squadrone di Eriksson nel 1999/2000. Ci sarebbe davvero da sognare, se la Juventus non si fosse cucita al petto la coccarda a inizio stagione. La Coppa Italia però è ancora tutta da giocare...