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Quella dell’allenatore è una sensazione diffusa a Trigoria. Nessuno (ufficialmente) sa nulla ma tutti scommettono sull'happy-end. Rispetto a Roma-Torino, quando Francesco strinse la mano al tecnico senza nemmeno guardarlo in viso, si respira un’aria diversa. Che si percepisce anche dai piccoli segnali. Oltre che dai tre colloqui segnalati in precedenza, c’è la fotografia di Daniele Baldini che a fine gara col Napoli si coccola Francesco. Oppure Vito Scala che al momento del gol di Nainggolan è tra i primi ad abbracciare Spalletti. Indizi, semplici indizi di un nuovo inizio. Al fronte del sì negli ultimi giorni si è unito anche il presidente del Coni, Malagò. Per carità, il semplice parere di un amico ma pur sempre il numero uno dello sport italiano. Che difficilmente parla a caso. Da più parti si ritiene che l’annuncio del prolungamento possa arrivare a inizio della prossima settimana. Per intenderci, dopo la gara di lunedì a Genova. Il viatico migliore per salutare la squadra in vista dell’ultimo impegno all’Olimpico col Chievo che ha fatto registrare una corsa al biglietto (15mila i tagliandi venduti). Totti non può far altro che attendere. È vicino a coronare il suo sogno e poco importa se il rinnovo potrebbe essere utilizzato per far digerire meglio alla piazza una partenza di un big. Aspetta Pallotta e spera di essere disponibile per la trasferta di Genova. Non sarà facile. Anche ieri il fastidio al polpaccio lo ha invitato alla massima cautela. La stessa che si sta utilizzando in queste ore pre-annuncio.
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