Sfida assolutamente equilibrata fino al 34', quando Niguez porta in vantaggio la Spagna ribadendo in gol la respinta di Scuffet sul tiro di Suarez. L'Italia, colpita un po' a sorpresa, va in confusione. Scuffet devia in angolo un sinistro da lontano di Asensio, poi capitola per la seconda volta (38') sul colpo di testa ravvicinato di Mayoral, servito da un errore di Chiesa. L'uno-due tramortisce gli Azzurrini, che fino a quel momento non avevano affatto sfigurato davanti a una Spagna in debito di centimetri e chili, eppure velocissima e molto tecnica, schierata specularmente all'Italia con il 4-3-3. Fortuna per loro, arriva l'intervallo per riordinare le idee. In avvio di ripresa, al 2', Benassi colpisce la traversa. Ma anche la Spagna colpisce un legno con Asensio (13'). Di Biagio decide un triplo cambio: Locatelli per Cataldi, Favilli per Cerri e Calabria per Mandragora. E le forze fresche danno i loro frutti. Chiesa impegna Lopez Pau da lontano. Al 27' la pressione azzurra è premiata dal colpo di testa di Pellegrini che accorcia le distanze. L'Italia spinge, la partita si fa un po' meno amichevole, ma ormai il vortice delle sostituzioni l'ha snaturata. Finisce con il successo spagnolo, ma l'Italia della ripresa ha mostrato carattere e voglia di reagire fino all'ultimo.
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