Civitavecchia, tante ombre sul futuro:
le "pendenze" pesano come macigni

Civitavecchia, tante ombre sul futuro: le "pendenze" pesano come macigni
di Pierluigi Cascianelli
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Mercoledì 21 Giugno 2017, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 10:03
Civitavecchia calcio, il futuro è a un bivio pericoloso. Un finale di stagione beffardo, chiuso con il play-off solo sfiorato, poi ecco subito i propositi ufficiali di rilancio. «La Vecchia riproverà subito a dare la scalata alla serie D»: questo avevano dichiarato i vertici nerazzurri a fine campionato. Un'intenzione che aveva consolato i tanti sostenitori nerazzurri, ma che per ora cozza con l'attualità estiva, fatta di silenzi e telefoni che squillano quasi sempre a vuoto.

SILENZI INQUIETANTI
Le indiscrezioni di questi giorni, infatti, riportano di un impasse abbastanza cronica in chiave societaria, che potrebbe perfino portare a uno strappo inatteso. Tra la corrente esterna, ovvero quella capitanata dal patron Costanzo Arduini, e quella locale, rappresentata da Ivano Iacomelli, non è stata raggiunta ancora un'intesa. Né ne sul programma tecnico della prossima stagione, né sulle dinamiche e i compiti dei nuovi incarichi all'interno del club. Insomma, si resta a braccia conserte, dovendo però fare i conti con le beghe quotidiane. Quali? Quelle legate agli impegni pregressi. Si è già detto pubblicamente del caso Gianluigi Staffa, l'ex tecnico, fresco di nuovo incarico al Cynthia, che ha intentato una nuova vertenza, da 12 mila euro circa, nei confronti della società di via Bandiera. Ma i debiti non si esaurirebbero qui. Ci sarebbero infatti da versare diverse spettanze anche a giocatori della rosa attuale. Si tratta di alcune mensilità che i calciatori nerazzurri vorrebbero incassare il più presto possibile. Di certo, prima di iniziare una nuova avventura con la Vecchia e firmare il nuovo contratto. Senza dimenticare altre pendenze, prima fra tutte quella con il Sunbay Park Hotel, la struttura ricettiva che durante la passata stagione ha spesso e volentieri ospitato gli acquisti nerazzurri.

IL PIANO B
La dirigenza civitavecchiese aspetta quindi segnali dal patron, ma da questo punto di vista potrebbe esserci già un incontro chiarificatore nel giro di un paio di giorni. Di sicuro, entro una settimana si saprà se il Civitavecchia sarà costruito per disputare un campionato di vertice, o se invece sarà costretto a cambiare rotta. Il piano B esiste, ma non farà entusiasmare i tifosi, che ormai hanno fatto la bocca a un'altra annata da protagonisti. Se Arduini dovesse decidere di lasciare, infatti, il Civitavecchia punterà tante fiches sul settore giovanile, confermando qualche elemento dell'attuale rosa, ma dovendo di fatto rinunciare a molti innesti e a trattenere qualche big, vedi il capitano Daniele Bricchetti che ha recentemente giurato fedeltà ai colori nerazzurri, ma a patto che si punti diritti al salto in D. Sul forte difensore continua infatti il pressing di Monti Cimini e CreCas.

LE ANSIE DEL TECNICO
E Pasquale Camillo? Il tecnico si gode il riposo non senza qualche ansia per un domani che non è più sicuro come lo si immaginava solo qualche settimana fa. «E' ancora tutto fermo, credo che la partita importante la si giochi in società - dichiara l'allenatore -. Io rimango al mio posto, ma è chiaro che bisogna decidere il da farsi il prima possibile. I migliori giocatori, anche quelli che abbiamo contattato, si stanno accasando da altre parti. Stiamo perdendo delle opportunità importanti». Il riferimento è soprattutto agli assi ex Monterosi Orlando Fanasca e Andrea Costantini.

I DUBBI SULLO STADIO
E l'inquietudine nerazzurra aumenta se si pensa allo stadio. A oggi non ci sono novità su quale possa essere la prossima casa sportiva della Vecchia. Il Fattori è sempre a rischio e una nuova deroga legata al campo non è affatto scontata.