QUESTIONE DI FISICO
Non aveva fatto i conti, Francesco, con il suo fisico: in quei giorni di settembre mai immaginava che avrebbe continuato a giocare oltre i 40 anni. E che quel sogno e[/FORZA-RIENTR]ra a tempo determinato. Per coronarlo fino in fondo, servirebbe il settimo contratto della sua carriera. Il primo, con Franco Sensi, è datato 1996 (circa 60 milioni delle vecchie lire all’anno), il secondo venne firmato nel 2001 (da 8 a 12 miliardi a stagione nel quinquennio), il terzo nel 2005 (quasi 5,5 milioni di euro) e il quarto nel 2009 (circa 4,5 milioni), prima di quello del 2013, con l’aggiunta di un contratto quinquennale da dirigente già firmato con stipendio da 600 mila euro l’anno. A giudicare dalle indiscrezioni che rimbalzano tra Trigoria e Boston, la settima firma potrebbe/dovrebbe essere questione di ore.
L’8 MAGGIO DI SPALLETTI
Fosse confermato questo, la partita dell’8 maggio contro il Chievo non sarebbe l’ultima del capitano all’Olimpico con la maglia giallorossa. Sotto questo aspetto, la società ha il dovere di fare chiarezza al più presto perché il tifoso della Roma ha il diritto di sapere - prima possibile - se prendere o meno appuntamenti per il pranzo di quella domenica, dato che la gara è in programma alle ore 12,30. A giudicare da quanto accaduto nelle ultime settimane allo stadio ogni volta che Totti è entrato in campo, il richiamo del capitano è (ancora) molto forte. Alla Roma l’hanno capito e trasmesso al presidente. «Contro il Napoli la penultima di Francesco a Roma? Chiedetelo a Pallotta», la domanda/risposta di Luciano Spalletti domenica scorsa. Al presidente della Roma sarebbe interessante fare anche un’altra domanda: «Quella contro il Chievo sarà l’ultima partita della Roma all’Olimpico con Spalletti in panchina?». Mister Jim, oggi, non saprebbe rispondere.
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