Ventura, fuori la vera Italia. Inutile copiare Conte, il ct deve proporre la sua idea di calcio

Ventura, fuori la vera Italia. Inutile copiare Conte, il ct deve proporre la sua idea di calcio
di Ugo Trani
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Sabato 3 Settembre 2016, 09:31
dal nostro inviato
BARI Il copiato, come si è visto giovedì sera allo stadio San Nicola, non è venuto bene: l'amichevole con la Francia ha certificato che è inutile insistere con il canovaccio dell'Europeo. Non è più l'Italia di Conte e, quanto prima, sarà il caso di mettere una pietra sopra all'ultimo biennio. Ventura, almeno fino a lunedì, sarà però costretto a seguire ancora la traccia del predecessore. Sono pochi i giorni di lavoro, 8 compresi i 2 delle partite, per prendere una strada diversa. Nel match di Haifa contro Israele, il primo delle qualificazioni mondiali, riproporrà il 3-5-2, con gli interpreti più esperti e collaudati. Ma da ottobre, il 6 a Torino contro la Spagna e il 9 in trasferta contro la Macedonia, dovrà presentare la sua idea di calcio che non sarà mai, caratterialmente e tatticamente, simile a quella di chi gli ha lasciato il posto sulla panchina azzurra. L'imitazione, se non è perfetta, produce poco. Meglio rischiare in proprio, passando al 4-2-4 o lanciando i giovani come ha fatto il collega Deschamps.
 
INTERVENTI OBBLIGATI

Ventura ha perso De Rossi, già a casa per l'infortunio al polpaccio, ma a sorpresa ritrova Bonucci, che oggi si aggregherà al gruppo in occasione della seduta del pomeriggio. De Sciglio, invece, non ha convinto a sinistra. Sono i due cambi scontati per la gara di Haifa: il posto del primo, da regista, lo prenderà Montolivo, schierato in quella posizione nella ripresa della partita contro i Bleus; per l'altro c'è Florenzi, entrato proprio per De Sciglio nel secondo tempo della partita contro la Francia, e come alternativa Antonelli. Il ballottaggio esiste anche perché, da mezzala sinistra, non sarà confermato Bonaventura. In quella posizione, sempre giovedì sera, ha avuto spazio in corsa Verratti. Che, però, non è ancora al top e quindi lì potrebbe anche giocare Florenzi. Niente rivoluzioni, dunque, ma solo aggiustamenti che, del resto, sono stati già provati a Coverciano. L'Italia che affronterà Israele, per sette-undicesimi, sarà la stessa scesa in campo a Bari. Barzagli, uscito precauzionalmente dopo aver giocato il primo tempo, si è allenato regolarmente. Confermati pure gli altri, tranne Astori che lascerà il posto a Bonucci: Chiellini marcatore a sinistra, Candreva esterno a destra e Parolo subito accanto, Eder e Pellè davanti, dove il primo è stato decisivo nell'azione del pari momentaneo del centravanti.

CORREZIONI TATTICHE
L'Italia di Ventura è stata troppo timida, quasi impaurita davanti ai vicecampioni d'Europa. Bassa e lenta, ha subito l'aggressività di Giroud su De Rossi ed è stata costretta a uscire lateralmente, con il giro palla e quindi senza verticalizzare. Gli azzurri, durante l'Europeo, si sono spesso trovati con facilità in campo perché conoscevano a memoria i movimenti uno dell'altro. De Sciglio, ad esempio, giocava la palla di prima per Parolo e Giaccherini. Adesso, proprio per l'atteggiamento eccessivamente prudente, sono saltati quei contatti tra i reparti e, soprattutto, tra i singoli. Ventura ha chiesto agli esterni di coprire di più, lasciando solo le mezzali libere di buttarsi negli spazi. Ma il contropiede, senza il pressing alto, non basta per essere pericolosi. Bisogna, dunque, rischiare di più e alzare il ritmo. Anche per evitare nuove figuracce dietro. La condizione fisica di questi tempi non dà mai garanzie. Ma anche la Francia non è sembrata pronta. La differenza l'ha fatta la qualità. Ventura, preoccupato dalla tenuta di inizio stagione, vorrebbe che il campionato, l'anno prossimo, partisse ancora prima, visto che il 2 settembre 2017 è in calendario lo scontro diretto, fuori casa, contro la Spagna. «Avere l'anticipo sarà difficile». Il presidente Tavecchio ha già messo le mani avanti. Il ct, per non farsi trovare impreparato tra 12 mesi, dovrà dare al più presto un'impronta alla Nazionale. La sua, però.