Vis Artena, a Gaeta sognando il record
Le sfide sul Golfo sempre ricche di gol

Dopo l’1-1 casalingo con il Colleferro del mercoledì di coppa, la Vis Artena è chiamata a confermare l’ottimo stato di forma che l’assiste in campionato nella partita di domani mattina, in casa del Gaeta. Quella del Goflo pontino non è mai stata una trasferta facile per i rossoverdi, anche se negli ultimi quattro anni le due compagini si sono praticamente divise la posta in palio, con due vittorie dei padroni di casa e due della Vis Artena.  Roboante lo scorso anno il 5-2 inflitto dai ragazzi del presidente Matrigiani al Gaeta, a bilanciare il 4-0 che i tirrenici inflissero ai rossoverdi l’anno prima. Insomma gare mai banali ma ricche di emozioni.

Domani si affrontano due formazioni in forma, perché se la Vis viene da cinque vittorie consecutive e il primato in classifica; mentre il Gaeta, dopo un inizio di torneo stentato con due pareggi e due sconfitte, nelle ultime due gare ha messo in fila altrettante vittorie, in casa con il San Cesareo e in esterna sul campo del Cedial Lido dei Pini, segnando sette reti in 180 minuti. E, dunque, una gara da prendere con le molle per gli uomini di Ciardi, che tentano di arrivare alla sesta vittoria consecutiva, allungando uno score d'imbattibilità che dura dal 6 marzo scorso (3-0 a casa del Colleferro) e che nelle ultime 13 gare li ha visti vincenti ben undici volte. Tra l’altro la sesta affermazione rappresenterebbe il record delle vittorie consecutive dei rossoverdi da quando la squadra è stabilmente in Eccellenza (dodici anni).
Tanti, quindi, sono i motivi che impreziosiscono la gara di domenica, e la rendono davvero molto interessante. La vittoria rossoverde, in ultimo, accrescerebbe la consapevolezza dei ragazzi artenesi, anche se mister Ciardi, intelligente com’è, continua a predicare umiltà, fatica e sudore. Dall’altra parte, naturalmente, renderanno la vita dura alla squadra rossoverde, soprattutto ora che i calciatori di Melchionna hanno raggiunto la forma attesa. Il Gaeta non avrà alcun timore reverenziale, anzi, proprio perché affronta la prima della classe vorrà dimostrare tutto il suo valore.