Vivace, Amelia pronto a dare una mano
«Ma solo alle mie regole di gestione»

Vivace, Amelia pronto a dare una mano «Ma solo alle mie regole di gestione»
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Mercoledì 2 Novembre 2016, 20:20
La Vivace Grottaferrata supera il primo turno della Coppa Italia di Promozione. Lo fa (grazie al pareggio senza reti contro lo Sporting Genzano) nel giorno in cui nella situazione organizzativa della società irrompe Marco Amelia, che attraverso un comunicato chiarisce la sua posizione in merito a un suo possibile ingresso nel club. «Sono stato un paio di volte al campo di Grottaferrata per cercare di capire la situazione tramite mio cugino, che stava e sta aiutando quanti frequentano il campo di via degli Ulivi», spiega l'ex patron del Rocca Priora e della Lupa Castelli Romani, che ha dato chiuso l'esperienza con il Chelsea, a Londra.

«Mi è stato chiesto un aiuto per fare in modo che la società», prosegue nella sua spiegazione Amelia. «Diciamo che non ho detto di sì, ma neanche no: sto facendo valutazioni ed ho avuto anche il benestare di mio papà Claudio ad approfondire questa possibilità, visto che tra l’altro lui è stato giocatore per diverso tempo nella Vivace anni 70-80 ed è legato alla storia del club. Ho trovato molte problematiche di gestione e una parte di debiti al momento, ma non ho ancora la situazione chiara e sotto controllo».

Le speranze che l'ex portiere della Roma, della Nazionale e del Milan possa accostarsi ai colori biancorossi della Vivace sono legate anche a questioni affettive: «Non so come andrà a finire la vicenda, ma non chiuderò la porta alla richiesta di mio cugino. Penso che con la giusta valutazione in un momento come questo si possa affrontare questa sfida facendo le cose a modo, ma solo e soltanto a patto che si faccia una gestione secondo la mia filosofia che punta sul lavoro formativo del settore giovanile attraverso un programma di insegnamento professionale e di una prima squadra che si leghi alla città perché credo che lo sport senza il sostegno da parte dei cittadini e delle attività locali non ha senso».

A Grottaferrata, dunque, secondo Amelia servirebbero «aggregazione e regole comportamentali per fare in modo che l’ambiente delle varie strutture sia sano e permetta di far crescere i ragazzi anche dal punto di vista culturale e comportamentale, Su questa base credo che se ci sarà la possibilità darò una mano, visto che mi hanno comunicato che attualmente la società è dimissionaria nei ruoli principali e che rischia di chiudere una delle società più storiche del calcio laziale».
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