Il tecnico livornese l’aveva elogiato pubblicamente: «E’ il giocatore che è migliorato di più» aveva detto. Ha avuto ragione Max da Livorno. Ci ha visto lungo. Fuori Morata, dentro Zaza. Minuto 58. Non ha mollato un attimo il bomber lucano e appena ha avuto la possibilità ha punito Reina. Sinistro potente da fuori area, il marchio di fabbrica. La deviazione di Albiol ha ingannato il portiere. Un dettaglio per la Juve, per i compagni (Bonucci su tutti, suo grande amico) e per il popolo bianconero in festa. Contava vincere.
Ci sono riusciti. «Spero che questo gol sia decisivo per il campionato, il gol scudetto. Ora dipende da noi, siamo primi – ha sottolineato Zaza, felicissimo - Sono stato fortunato e bravo. Merito dei compagni». E ancora: «È stata una partita molto difficile, sapevamo che potevano farci male nelle ripartenze, allora abbiamo cercato di limitare le loro azioni. Ovviamente, è stata molto dispendiosa da parte dei miei compagni, anche da parte mia quando sono subentrato, però alla fine l’obiettivo era vincere, come sempre. Ce l’abbiamo fatta e siamo soddisfatti». Era al settimo cielo. Gli sorridevano gli occhi. «Personalmente sono contento di quello che ho fatto, a parte alcune occasioni, però posso dire di essere soddisfatto perché se dovessimo continuare così lo scudetto non potrà togliercelo nessuno – ha concluso – Conte in tribuna? Spero di convincerlo. Il mio obiettivo è andare agli Europei».
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