Nella conferenza stampa del media day del Real, il tecnico ed ex giocatore della Juve ha risposto alla domanda se in futuro potrebbe allenare la squadra bianconera: «Io ora sono qui, alla Juve ho giocato cinque anni e ho bei ricordi: ma loro faranno la loro finale, noi la nostra. Il Real è casa mia, è la mia vita». Sul contratto, Zidane ha ricordato di avere «ancora un anno di panchina: io voglio restare, sono soddisfatto dei risultati e penso lo sia anche la società. Ma nel calcio contano i risultati, e ora il mio futuro è solo la finale di sabato».
«Le finali di Champions non hanno favorite: la cosa più difficile è arrivare fino in fondo, poi le possibilità di alzare la Coppa sono 50 e 50. Dybala pericolo numero uno? Sì, direi che è lui - ha aggiunto il tecnico dei madridisti - ma anche gli altri sono forti, penso a Higuain, Alves...La Juve è una squadra tosta, ma noi cercheremo di farle male».
«La gente può dire quel che vuole, su Bale e Isco io non mi faccio condizionare»: è il ballottaggio tra il gallese e lo spagnolo il tormentone in casa Real Madrid a pochi giorni dalla finale di Champions League, e Zinedine Zidane fa muro sull'argomento.
E anche un pò di pretattica. «Bale dovrebbe dirmi che vuole giocare questa finale dopo l'infortunio? No, lui non deve dirmi nulla - ha risposto il tecnico delle 'merengues' alle insistenti domande dei media spagnoli - I due sono pronti, e io deciderò. Ma d'altra parte hanno fatto sedici partite insieme quest'anno, chi lo dice che sono in ballottaggio per una maglia?...»
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