Donati difende Schwazer: «Tamberi ha sbagliato»

Donati difende Schwazer: «Tamberi ha sbagliato»
di Redazione Sport
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Venerdì 29 Aprile 2016, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 12:33

«Hanno già provveduto i fan ad assalire Tamberi dandogli una lezione di vita e di umanità. Non vorrei infierire su un ragazzo che ha sbagliato». Così Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer, commenta ai microfoni di Radio Capital l'attacco dell'atleta azzurro al marciatore che proprio oggi finisce di scontare la squalifica per doping. «Alex è una persona che ha sbagliato, che ha sofferto tantissimo per il suo errore, giustamente -spiega Donati che sta seguendo l'allenamento di Schwazer- non gli è stato concesso un solo giorno di sconto sulla sua squalifica e va bene così. Si è messo nelle mani di un allenatore come me che non gli avrebbe fatto sconti e da quando l'ho cominciato a seguire l'abbiamo sottoposto ad una raffica di controlli. Altri controlli li hanno fatti la Iaaf e il Coni. Una media di uno ogni 6-7 giorni. A questo punto ci vuole rispetto e quindi direi che questo attacco qualifica chi lo fa e chi lo ha provocato».

Donati aggiunge che «i regolamenti sono stati perfettamente rispettati, Alex oggi finisce di pagare il suo conto con questa lunghissima squalifica, quindi è assolutamente idoneo per poter tornare alle gare. Dà tutte le garanzie sulla sua pulizia. Nel corso dell'allenamento è stato monitorato dai responsabili della Federazione. Ora basta, che altro bisogna fare? Qui non abbiamo eliminato solo il doping e questo è ovvio. Alex ha eliminato integratori, anti asmatici per un asma che non aveva, tutte cose che prima venivano concesse da gente compiacente che gli stava intorno e quindi ho l'impressione che questo dia fastidio. È una storia di rottura, un'atletica vera, pulita che dimostra di saper ottenere dei risultati. È questo che dà fastidio a persone che sono vissute nella corruzione». Infine Donati spiega che «Alex non ha animosità nei confronti di Tamberi. A me Tamberi sta simpatico e faccio il tifo per lui perchè lo vedo come un atleta vero. Un grande campione vero in un'atletica che ha una storia di doping pazzesca e quindi non ho remora verso di lui. Lo considero l'errore di un giovane punto e basta».

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