Lazio, Pioli chiama Gaston Ramirez,
talento lanciato ai tempi del Bologna

Lazio, Pioli chiama Gaston Ramirez, talento lanciato ai tempi del Bologna
di Daniele Magliocchetti
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Venerdì 26 Giugno 2015, 06:36 - Ultimo aggiornamento: 12:24
Un'idea da non sottovalutare. E da tenere sotto osservazione. Dall'Inghilterra Gaston Ramirez “chiama” e la Lazio può rispondere. Lui, l'uruguaiano, classe '90, corrisponde al profilo che stanno cercando società e tecnico. È un jolly, un giocatore offensivo, uno che, grazie alla sua tecnica, può adattarsi sia a centrocampo che in attacco, dove può ricoprire più ruoli ed essere d'aiuto a Candreva e Felipe Anderson. Una specie di Mauri, insomma. E, cosa che non guasta, anzi attira ancora di più, è che conosce bene il campionato italiano e soprattutto l'allenatore biancoceleste. È stato proprio Pioli a farlo crescere nel migliore dei modi quando era a Bologna e a lanciarlo definitivamente.

DECLINO DI UNA STELLA
È andato via dall'Italia a suon di milioni di euro, il Bologna per la sua cessione, inclusi i bonus, ne ha incassati quasi 16. Un'enormità. Di lui si diceva ogni bene, tanto che perfino Juventus e Inter tentarono di acquistarlo, ma il Southampton nell'estate del 2012 fu più convinto e più veloce. Da quel giorno però, invece, di brillare e deliziare la Premier e i tifosi del Saints con i suoi colpi, Gaston, probabilmente, subisce un contraccolpo e non riesce più a convincere, fino a calare d'intensità e rendimento, tanto che il suo club l'anno scorso, all'ultimo giorno di mercato, l'ha ceduto in prestito all'Hull City. In appena tre anni d'Inghilterra, Ramirez ha collezionato una settantina di presenze, con nove reti all'attivo, senza mai riuscire ad imporsi come sapeva fare.

VOGLIA DI RISCATTO
Ora il Southampton l'ha messo sul mercato, lui vorrebbe andarsene e ritornare in Italia. Pioli lo conosce bene e sembra che il suo nome circoli a Formello dall'inizio dell'anno. A garantire sul ragazzo, che ha una voglia pazzesca di riprendersi e rimettersi in gioco, è lo stesso tecnico. Il presidente Lotito e il diesse Tare lo apprezzano, tanto che a gennaio del 2012, sei mesi prima della cessione ai Saints, la Lazio fece un tentativo con il Bologna, proponendo un prestito oneroso e un riscatto a giugno a meno di dieci milioni, ma l'affare non andò in porto. Adesso la situazione è radicalmente cambiata e, sfruttando la scadenza del contratto a giugno del 2016, l'occasione potrebbe essere ghiotta perché il costo del suo cartellino è precipitato drasticamente e oscilla tra i 4/5 milioni di euro. Il problema potrebbe essere l'ingaggio, visto che Ramirez, che è extracomunitario, fino alla prossima stagione guadagnerà circa 2,5 milioni di euro. Per la Lazio sono tanti, ma se davvero il trequartista-attaccante scalpita per rientrare tra i grandi, dovrà avere voglia di abbassare le pretese e scommettere su se stesso. Un po' come ha fatto il suo mentore, Stefano Pioli, l'anno scorso prima di firmare per la Lazio. E se le cose dovessero partire, il tecnico saprà consigliarlo al meglio. Su questo ci sono pochi dubbi.