Scusate il ritardo: Da diversi anni la Lazio mi stava cercando, sono stato felice quando s' presentata davvero l'opportunit definitiva. Qui c' un gruppo forte e possiamo toglierci tante soddisfazioni insieme. Il mio obiettivo giocare in Europa e vincere qualche trofeo con questa maglia. Far di tutto per raggiungerlo. Parola di Parolo. Uno scioglilingua che magari dissolverà il dissenso: «Riporteremo la gente allo stadio con i risultati. Questa Lazio ha valori importanti per lottare in alto in classifica. Qui c'è un tifo forte». E non ha vissuto ancora al derby: «Ho già segnato quella partita nel calendario. E' messa bene e questo mi dà adrenalina. Sarà un'emozione incredibile giocarlo, scalpito...».
LA GAVETTA
Chissà, Marco si vede sotto la Nord: «Giocatori con le mie caratteristiche devono fare almeno 5-6 gol a campionato, l'anno scorso ne ho realizzati 8. Io m'inserisco e sfrutto il tiro». Senza paura della concorrenza: «Non sono preoccupato. Conosco il mio valore e sono sicuro di me». La gavetta l'ha forgiato: «Ognuno ha bisogno del suo percorso, di sbagliare. I fenomeni esordiscono in serie A a 21-22 anni. I giovani d'oggi devono mettersi a disposizione dei più grandi. Io ho fatto tanta serie C e un anno di B, prima d'esordire a 25 anni in A. Io son contento della mia crescita fatta di costanza e sudore». L'ha portato alla Lazio: «Quando son venuto a firmare il contratto, ho fatto il giro di Formello. L'ambiente e la città sono meravigliosi. Pioli ha tanto entusiasmo, c'ho parlato. Spero di portare all'esterno, ai tifosi, questa voglia di fare». Anche perché Parolo deve farsi perdonare un gol col Cesena: «Sì, lo so». Quei tre punti sarebbero valsi la Champions.