UNA BELLA SCOMMESSA
Il giorno dopo la sfida con la Juventus e per gran parte della giornata di ieri, la Lazio ha provato a prendere Nibal Dirar, l'obiettivo principale dopo essere sfumati Thauvin e Ntep. Il Monaco però ha tenuto duro e dai sette milioni di euro non si è mai staccato. Lotito ha provato a rilanciare fino a 5,5, ma non c'è stato niente da fare e così da Formello hanno riattivato una pista tenuta nascosta per alcune settimane. Appurato che per il belga-marocchino non c'è stato niente da fare, la Lazio in fretta e furia ha richiamato il Liverpool e ha chiuso l'affare. Su di lui c'era anche il Benfica, ma i portoghesi non sembravano molto convinti e per la società laziale è stato piuttosto semplice chiudere in poco tempo. Di sicuro, quello di Luis Alberto, non è un nome che attira, ma c'è da dire che qualche anno fa questo ragazzotto del '92, cresciuto nel Siviglia e soprannominato dai tifosi il Principe elegante, in Spagna era sulla cresta dell'onda tanto da finire nell'orbita del Barcellona nel 2012. Il suo percorso però non è stato convincente ed è ritornato alla base. Chi ha voluto puntare forte su di lui è stato Brendan Rodgers che nel 2013 ha speso ben 8 milioni per portarlo ai Reds. Ma anche qui non è andata bene, considerato che dall'Inghilterra è rientrato in Spagna prima al Malaga e poi al Deportivo la Coruna sempre in prestito. Ora a scommetterci tanto è la Lazio e soprattutto il diesse Tare, convinto che in Italia esploderà definitivamente. Oggi sarà il suo primo giorno nella capitale, dove svolgerà le visite mediche e si metterà a disposizione di Inzaghi. In attesa di vedere all'opera Luis Alberto, la Lazio toglie dal mercato anche de Vrij. Più che altro è il Chelsea che, considerate le richieste di Lotito, oltre 40 milioni di euro, si è ritirato di buon ordine. Difficile che Conte dia il via libera ad un'operazione così costosa. Ora però da Formello, visto l'interesse e la buona risposta sul campo dell'olandese, prendono in seria considerazione di far rinnovare il contratto al giocatore in scadenza nel 2018. Per il resto c'è da tenere sott'occhio la situazione delle punte. Già perché Inzaghi vorrebbe un attaccante che dia più certezze rispetto a quelle che non riesce a dare Djordjevic, apparso in ritardo. La società ci proverà, ma non è semplice piazzare il serbo. Resta in ballo Cerci, sempre più sponsorizzato da Pastorello, ma chissà se nelle ultime frenetiche ore di mercato non possa accadere qualcosa di clamoroso, con Balotelli ancora senza squadra, a riproporsi. A Formello smentiscono ancora nettamente, ma nel calcio non si sa mai.