Parigi, Londra o Madrid? Il vero fulcro del mercato è Manchester

Parigi, Londra o Madrid? Il vero fulcro del mercato è Manchester
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 06:33 - Ultimo aggiornamento: 18:11
Provate a chiudere gli occhi e immaginate di dovervi trasferire in una squadra di calcio. Le prime città europee che vengono in mente, anche in rapporto alla qualità della vita, sono sicuramente Londra, Parigi o Madrid. Poi riapri gli occhi e scopri che i calciatori preferiscono Manchester. Come è possibile direte voi? Merito dei fanta milioni investiti da City e United. La squadra dello sceicco Mansour si prende di diritto lo scettro di regina del mercato avendo speso la folle cifra di 204,3 milioni di euro. Sì, sì avete letto bene. E di questi 75 sono stati investiti per prelevare de Bruyne dal Wolfsburg. Gli altri sono stati sborsati per Sterling e Otamendi, pagati rispettivamente 62,5 e 44,6 milioni. Cifre che definire folli è riduttivo. Un messaggio chiaro lanciato su scala europea: non ci poniamo limiti di spesa, e siamo pronti ad ammazzare la competizione con la forza del denaro.

SALARY GAP”
Ma la famiglia regnate di Abu Dhabi è stata brava anche a fare cassa con alcune cessioni e in particolar modo Negredo al Valencia (28 milioni), di Lopes al Monaco (12 milioni) e di Nastasic allo Schalke 04 (9,5 milioni). Il saldo negativo rimane però abissale: 137,16 milioni. E così si è passati in un batter d'occhio da Salary cup a Salary gap.
Al cospetto i cugini dello United passano per tirchi con i soli 139,5 milioni spesi per Martial (50 milioni più 30 possibili di bonus), Schneiderlin (35 milioni) Depay (27,5 milioni) e per il nostro Darmian (18 milioni). In uscita pesa il fallimento della trattativa con il Real per De Gea. Manchester nuova capitale del Regno Unito. E Londra? Il Chelsea si è ritirato per settimane dalla corsa alle spese, e soltanto dopo l'inizio incerto in Premier è intervenuto sul mercato facendo registrare spese per 74,1 milioni ma anche un passivo che grazie alle consistenti cessioni è di soli 15,2.

IL BEL PAESE
Nella corsa alle spese folli, udite udite l'Italia si è piazzata al secondo posto in barba alla crisi. In totale sono stati investiti quasi 600 milioni di euro. Le più spendaccione sono state Inter e Milan che in totale hanno sborsato ben 186,7 milioni di euro, con i rossoneri che sono in passivo per 81,3. Subito dietro si è piazzata Torino con 154,5 milioni quasi tutti della Juventus. Roma è terza con 93,5 milioni. E nonostante i giallorossi siano stati presi da un raptus di shopping compulsivo hanno chiuso con un segno più, pari a 28,7 milioni. Alla fine della fiera il Bel paese tra uscite ed entrate è in passivo per 82,4 milioni.

DA MADRID A PARIGI
In questa corsa spasmodica alla spesa folle e ai saldi in rosso la Spagna si ritrova sul gradino più basso del podio con 571 milioni in uscita. Il Real Madrid ne ha sborsati 89,5. Il Barcellona, che fa i conti col blocco dei tesseramenti fino alla prossima sessione di mercato, ha speso soltanto 48 milioni. Uno tra tutti Arda Turan, che come gli altri potrà giocare solo da gennaio. E il grosso chi lo a speso? L'Atletico Madrid che ha investito 140 milioni, spicca il nome di Jackson Martinez. Da Madrid a Parigi dove il Psg dello sceicco Al Khelaifi ha conteso al City la corona di regina del mercato fino all'ultimo con ben 116,1 milioni investiti, cioè 88 in meno dei Citizens. In pratica la differenza l'ha fatta de Bruyne. E anche in questo caso non è mancata la spesa spropositata: i 63 milioni versati allo United, per acquistare l'argentino Di Maria. In Francia si è anche assegnata la palma della società più virtuosa che è andata al Monaco capace d'incassare ben 160,4 milioni. Nella rigida Germania della Merkel spicca il dato del Bayern Monaco: ha speso 79 milioni con un saldo negativo di 46. Con buona pace di Platini e del Fair Play Finanziario.