Chiara Ferragni, la cassaforte dell'influencer apre il capitale a AVM Gestioni: ecco i nuovi soci (per salvare le società)

La trattativa originaria riguardava solo l’ingresso in Fenice, adesso invece è allargata anche ad Alchimia in un’ottica di complessivo rafforzamento

Chiara Ferragni, la cassaforte dell'influencer apre i capitale a AVM Gestioni. «Trattativa in corso»
di Rosario Dimito
3 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Maggio 2024, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 10:00

Partono le grandi manovre per il rilancio di Fenice srl, la società che gestisce la Chiara Ferragni brand, nelle more della chiusura delle verifiche contabili e patrimoniali da parte del pool di consulenti tecnico-legali per accertare lo stato di salute e le adeguate contromisure. Come anticipato dal Messaggero del 26 aprile, si profila l’ingresso di nuovi soci, il primo dei quali dovrebbe essere AVM Gestioni sgr, veicolo di investimento guidato da Giovanna Dossena che ha riallacciato, su basi diverse e più ampie, il negoziato interrotto a fine 2023 con Alchimia, primo azionista di Fenice (39,9%). «Alchimia e AVM hanno in corso una positiva interlocuzione per costruire un ampio rapporto di collaborazione e partnership pluriennale di cui Fenice srl costituisce solo una delle componenti», rivela al Messaggero la società di cui Paolo Barletta è il primo socio con il 74,02%, seguito da Nicola Bulgari (17,47%), Danilo Iervolino (3,8%) e altri minori, «volto a effettuare investimenti nel mondo Venture italiano ed estero, al fine di valorizzare nel miglior modo gli interessi dei rispettivi azionisti. A dicembre quando si è verificato il caso-Balocco abbiamo voluto riconsiderare la situazione».

Ferragni, buco nei conti: rischio libri in tribunale. Per non fallire l'influencer ha bisogno di nuovi capitali

La trattativa originaria riguardava solo l’ingresso in Fenice, adesso invece è allargata anche ad Alchimia in un’ottica di complessivo rafforzamento.

In un primo tempo Alchimia avrebbe girato ad AVM una quota del 26%, adesso il negoziato è in corso e comunque il veicolo di Dossena dovrebbe avere un peso importante. In Fenice non ci sono diritti di relazione come dimostra la circostanza che nel capitale della società che produce il marchio dell’influencer, è entrato tempo fa Giovanni Morgese acquistando la quota del 13,75% detenuta dall’ex compagno della Ferragni, Riccardo Pozzoli, all’insaputa degli altri soci. E questa situazione ha fatto sì che l’ingresso venisse considerata una scalata ostile.

IMPATTO DELLE VENDITE
Barletta e la Ferragni sono all’estero e qualunque decisione definitiva verrà presa al loro ritorno quando dovrebbero essere pronte le verifiche e approfondimenti dei consulenti. A quel punto sarà chiaro il quadro complessivo, le misure da intraprendere per fronteggiare la situazione patrimoniale. Come ammette Fenice srl, «i dati di bilancio 2023 risentono solo in parte dell’eventuale diminuzione delle vendite» causate dagli effetti della beneficenza del caso Balocco, le uova pasquali con il suo marchio per Dolci Preziosi e la bambola con Trudi.

Barletta è a capo del gruppo Arsenale, attivo nel mondo dell’ospitalità di lusso, articolato nell’hospitality hotel e Resort che sviluppa e gestisce strutture alberghiere in sinergia con i più rinomati brand mondiali del lusso, come Soho House e Orient Express: in questi giorni è in Uzbekistan per i treni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA