L'Atletico sbanca il Bernabeu e spinge il Real verso la crisi: Madrid è biancorossa

L'Atletico sbanca il Bernabeu e spinge il Real verso la crisi: Madrid è biancorossa
di Benedetto Saccà
3 Minuti di Lettura
Sabato 13 Settembre 2014, 22:13 - Ultimo aggiornamento: 22:18

Il settimo derby madrileno del 2014 stato il degno compendio di un anno di sfide palpitanti. Un mescolo di virtuosismi e di acrobazie, di nobilt tecnica e di intensit. E di gol, certo. Tiago ha spezzato l’equilibrio dopo appena 10’ girando in porta un calcio d’angolo millimetrato da Koke, poi Cristiano Ronaldo si è procurato e ha trasformato il rigore del pareggio da fuoriclasse qual è, infine Arda Turan ha emesso il verdetto.

L’Atletico Madrid dello squalificato Simeone ha così liquidato (2-1) il Real Madrid di Ancelotti niente meno che al Barnebeu e si è confermato secondo nella Liga con un ritardo di due punti rispetto al Barcellona di Luis Enrique, capolista. Viceversa il Madrid non ha saputo riavviare il motore dopo essere crollato al cospetto della Real Sociedad prima della sosta. La crisi adesso è montante, si può immaginare: la vetta è lontana sei lunghezze e i supporter hanno già cominciato a riservare fischi senza distinzioni. Cristiano Ronaldo, del resto, non può sempre spegnere l’incendio in solitudine. I prossimi impegni comunque spiegheranno.

Stasera, dunque, lode all’Atletico campione di Spagna, encomiabile nelle tenute tattica e mentale: non ha mai smesso di creduto nel successo, neppure durante gli evidenti (e molteplici) momenti di difficoltà. Tiago e Gabi hanno introdotto un gran filtro al centro del campo, Miranda e Godin hanno ben arginato gli attacchi avversari, specie le fiammate di Ronaldo, piombato al tiro in diverse occasioni. E Moya, il portiere, ha ipnotizzato Benzema, impalpabile e piuttosto svagato. Per la verità, solo Mandzukic non è affiorato come ci saremmo aspettati. È vero, i cambi di gioco madridisti, i traversoni ad affettare il campo hanno creato più di una difficoltà ai colchoneros ma lo stratagemma di Ancelotti è evaporato cammin facendo. Poco, troppo poco.

Male Modric e Kroos, privi di riferimenti Sergio Ramos e Pepe, poco reattivi sia Bale che James Rodriguez, un pozzo d’oro in due. Un mezzo disastro. Eppure tutti i tifosi biancorossi hanno temuto a lungo un tonfo verticale dell’Atletico: d’altronde, come detto, il Madrid ha calato la carta del contrassalto e ha davvero intimorito i concittadini dopo aver acciuffato il momentaneo pari. Sembrava crederci, averne le prerogative per farlo, ecco il punto. I campioni d’Europa non hanno però continuato ad ossigenare la manovra: e l’offensiva è presto svanita. Il destro di Turan incrociato oltre la mano protesa di Casillas ha timbrato la sentenza. E ha insinuato mille dubbi nei cuori e nelle menti dei madridisti. Il sogno dei biancorossi è divenuto quindi l’incubo dei bianchi. E la notte susciterà di certo lacrime di opposti sentimenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA