Spagna choc, guerriglia a Madrid prima della partita muore un tifoso del Deportivo

Spagna choc, guerriglia a Madrid prima della partita muore un tifoso del Deportivo
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Domenica 30 Novembre 2014, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 17:10

Le squadre dell'Atletico Madrid e del Deportivo La Coruna sono scese regolarmente in campo allo stadio Vicente Calderon della capitale spagnola alle 12, per la partita valida per il 13mo turno di andata della Liga, ma gli incidenti prima del match gettano ombre tristi e gravi sulla gestione dell'ordine pubblico nella capitale spagnola.

Negli scontri scoppiati tra tifosi di Atletico Madrid e Deportivo La Coruna, nelle ore che hanno preceduto la partita, sono rimaste ferite 13 persone e sopratutto si registra l'episodio di un tifoso del Deportivo morto.

Il 43enne è stato dato subito per "clinicamente morto da fonti vicine agli ospedali di Madrid, salvo una successiva smentita che invece poneva l'accento sulle sue condizioni critiche, comunicazione naturalmetne diffusa durante la partita.

Alle 14 un nuovo aresto cardiaco ha posto fine alla vita del supporter galiziano .

L'uomo sarebbe stato ferito e gettato nel fiume e avrebbe subito un arresto cardiaco già prima di entrare in ospedale, oltre a gravi traumi cerebrali. Ferito anche un agente di polizia.

Tredici persone sono state fermate finora e una trentina identificate dalle forze dell'ordine. Gli incidenti sono avvenuti prima delle 9 nei pressi dello stadio Calderon tra due opposte frange di tifosi dell'Atletico, il Frente Atletico, e del Deportivo, i Riazor Blues, che si sarebbero date appuntamento via WhatsApp proprio per scontrarsi.

Secondo fonti della polizia citate dai media ai disordini hanno partecipato anche i «Bukaneros», frangia di sinistra radicale del tifo del Rayo Vallecano, e gli «Alkor Hooligans», a sostegno dei galiziani. In tutto avrebbero partecipato agli incidenti circa duecento ultrà. Sempre secondo la polizia, la Commissione nazionale contro la violenza aveva definito la partita «a basso rischio». Alla luce di quanto avvenuto ha deciso di riunirsi domattina per analizzare i fatti.

«Sono addolorato per la tragedia che stiamo vivendo. Non ci sono spiegazioni per l'accaduto. Siamo tristi, non sono vicende che riguardano il calcio e le condanniamo. Speriamo che non si ripetano». Così l'allenatore dell'Atletico Madrid, Diego Simeone, ha commentato la morte del tifoso del Deportivo negli scontri avvenuti nella capitale prima della partita col Deportivo. Intanto in Spagna è polemica: la partita non era stata dichiarata a rischio e la Liga dei club sottolinea di aver provato fino all'ultimo a non far giocare l'incontro, ma invano.

Quanto alla mancata sospensione della partita, poi vinto dall'Atletico 2-0, Simeone ha detto di non esserne stato informato: «Parlo con sincerità, non ne era a conoscenza. Ero concentrato sulla partita e non sapevo quello che era successo fuori e non guardo il telefono di continuo. Credo che sia un problema sociale, non di calcio. Sono persone che vivono per una maglia, ma si tratta di un problema sociale. Bisogna che chi deve occuparsene cominci a farlo sul serio».