Balotelli attacca i media inglesi: «Scrivono storie stupide su di me per vendere». Raiola smentisce il ritorno in Italia

Balotelli attacca i media inglesi: «Scrivono storie stupide su di me per vendere». Raiola smentisce il ritorno in Italia
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Lunedì 24 Novembre 2014, 17:56 - Ultimo aggiornamento: 17:57
Già durante l'avventura al City aveva espresso tutta la sua insofferenza verso i media inglesi con la celebre maglietta «Why always me?», «perché sempre io?». Oggi Mario Balotelli ci riprova. D'altra parte, i media inglesi continuano a dargli filo da torcere, eccome, anche se da qui a tornare in Italia ce ne corre. Balotelli, insomma, sempre in prima pagina, dal Regno Unito fino alla penisola, con le parole (sempre di più) e con i fatti (sempre di meno). Dopo l'ennesima panchina contro il Crystal Palace, SuperMario è tornato a popolare le colonne dei domenicali inglesi soprattutto per una presunta polemica interna allo spogliatoio, dove i segnali di insofferenza nei suoi confronti da parte dei compagni del Liverpool sarebbero sempre più forti. Al punto che lo stesso Balotelli, intervistato da BeIn Sports ha sbottato.



«Lo so che posso piacere o non piacere, ma poi la gente legge quello che i giornali scrivono su di me – ha detto SuperMario - I giornali sono fatti per essere venduti e devono scrivere storie divertenti o stupide. La gente non vuole leggere che Mario è a casa con sua figlia. Preferiscono leggere che Mario ha distrutto l'auto. Così i giornalisti mentono e scrivono storie stupide perché la gente le legga». Solo due gol in 14 partite, ma per Balotelli la scelta del Liverpool è ancora quella giusta. «So perfettamente che segnare è molto importante per un attaccante – ha raccontato -. Ricordo quando ero giovane, giocavo 20' e segnavo un gol e i tifosi mi amavano. Oggi gioco, non segno, eppure i tifosi mi amano ancora: i supporters del Liverpool sono davvero grandi. Sono grato del loro sostegno. Quando tornerò a segnare il merito almeno per l'80% sarà loro perché hanno sempre creduto in me».



IL MERCATO SECONDO RAIOLA

Intanto, dall'Italia, saranno arrivate certamente Oltremanica anche le parole di Mino Raiola, che ha parlato del suo “assistito” tra Nazionale e Premier. «Un ritorno all'Inter è impossibile. Non perché Mancini sia tornato in panchina ma per altre ragioni di cui oggi non è il caso di parlare», ha spiegato il procuratore intervenendo a Gr Parlamento. «Mario non torna in Italia. A Liverpool gli mancano i gol, non gira bene. È un momento particolare per tutta la squadra, ora lui ha questo problema legato alla pubalgia. Ha bisogno di un po' di tempo – spiega Raiola - I giornalisti inglesi? Non devono far parte della sua vita». E sul capitolo azzurro. «Non è vero che Mario ha finto un infortunio nell'ultimo raduno della Nazionale, i rapporti con Conte sono buonissimi – ha concluso l'agente - Il ct non è lì per cambiare Mario e su questo siamo d'accordo: se il giocatore si comporta bene, può essere un valore aggiunto per la Nazionale, punto. Poi su Mario si parla sempre tanto, per creare scandali dove non esistono».
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