Brasile, stampa boccia il Dunga bis
«Errore enorme, fa un calcio brutto»

Brasile, stampa boccia il Dunga bis «Errore enorme, fa un calcio brutto»
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Mercoledì 23 Luglio 2014, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 15:03

Brasile diviso sulla scelta della Federazione che dopo la debacle ai Mondiali di Luiz Felipe Scolari sulla panchina della Selecao punta ora su Carlos Dunga richiamato alla guida dei verdeoro nonostante un'esperienza deludente alle spalle, l'eliminazione ai quarti di finale nei Mondiali in Sudafrica del 2010 per mano dell'Olanda.

Poco entusiasmo, giudizi sospesi e scetticismo, sono queste le reazioni più diffuse sulla stampa brasiliana. La 'Folha de Sao Paulo' ricorda come la disciplina di ferro e il lavoro metodico dell'ex capitano del Brasile, campione del mondo nel 1994, nei quattro anni alla guida della nazionale verdeoro, 2006-2010, trasformarono la squadra in una «nazionale forte ma priva di stelle».

Pepe, attaccante del Brasile vincitore di due Mondiali tra il 1958 e il 1962, descrive Dunga come «un ragazzo capace, uno che non si nasconde e che fa le sue scelte guardando a chi ha voglia di impegnarsi». Jairzinho, campione del mondo nel '70, valuta positivamente il suo ritorno in Nazionale: «È la persona giusta per questo ruolo», replicando agli scettici ricordando i successi in Copa America nel 2007, vittoria in finale per 3-0 contro l'Argentina, e in Confederations Cup nel 2009.

Non lesina critiche alla scelta di Dunga 'O Globo', che dalle sue colonne sottolinea come sia stato designato «un uomo che non ha il desiderio di fare del calcio qualcosa di esteticamente bello da vedere».

Sulla stessa lunghezza d'onda il quotidiano 'Estado de Sao Paulo': «Dunga è il più grande errore nella storia della Federcalcio brasiliana.

Come allenatore è e resterà quello che è sempre stato».

«Blinderà la squadra e punterà su giocatori che credono nel progetto ma che non necessariamente sono i migliori. La Federazione deve spiegare molte cose, conosciamo bene Dunga», afferma Waldir Peres, ex portiere del Brasile di Spagna '82 che aggiunge: «Non penso sia la persona giusta», per Peres i nomi giusti per la panchina del Brasile erano quelli dell'ex tecnico del Corinthians Tite o di Muricy Ramalho del San Paolo.

Vede invece una decisione condizionata dagli eventi l'ex giocatore del Torino e della nazionale brasiliana Junior: «È uno che non ha paura del confronto però mi sarebbe piaciuto vedere un volto nuovo in quel ruolo, ma forse era chiedere troppo».

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