Cile per la storia: «Saremo campioni»
In finale c'è l'Argentina di Pastore

Cile per la storia: «Saremo campioni» In finale c'è l'Argentina di Pastore
di Alfredo Spalla
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Venerdì 3 Luglio 2015, 21:18 - Ultimo aggiornamento: 23:14
Un digiuno lungo 22 anni per l’Argentina, ma lungo una vita per il Cile, mai campione della Coppa America. Di mezzo la finalissima del Nacional di Santiago (sabato 22.00), dove la Roja sogna di trasformare gli elogi alla sua generazione nell’ambito titolo. Già l’Albiceleste nella vittoria cerca qualcosa di diverso, il riscatto per la finale Mondiale del 2014 e una Coppa che possa concludere l’annata d’oro di Messi, a secco di trionfi con la selezione principale.

Il Cile si presenta davanti al proprio pubblico al termine di un percorso ben intrapreso sia dalla federazione che da Jorge Sampaoli. L’Argentina, invece, ha il volto del Tata Martino, chiamato a “ribaltare” l’equilibrismo di Sabella, che comunque in Brasile ha prodotto un vice-campionato. L’ex allenatore del Barcellona ha perseguito uno stile di gioco più moderno, portando all’estremo il possesso palla. Cile e Argentina, favorite della vigilia anche per via degli incroci del tabellone, meritano senza dubbio la finalissima, avendo espresso, seppur a momenti alterni, il miglior calcio del torneo.

La Roja, però, ha un obbligo morale in più, essendo paese ospitante: «Giocheremo la finale della Coppa America, con un intero paese che crede in noi. La speranza - ha detto Sampaoli alla vigilia - aumenta ogni minuto grazie agli stimoli che il gruppo riceve. Sarò fino alla morte con questo gruppo e con il Cile. Sono fiducioso che ne usciremo da campioni». Fra gli argentini ha parlato Javier Pastore, intervistato dal canale ufficiale della competizione. El Flaco ha disputato una grandissima Coppa, il migliore della sua nazionale, che però nel 2014 non contò col suo apporto: «Mi sono arrabbiato molto per non aver partecipato al Mondiale. Speriamo che la mia rivincita sia questa Coppa America. Oltre a essere felice per me stesso e per la mia famiglia, lo sarei per questo gruppo».