Il weekend dei derby: Mou per il primo titolo dopo 30 mesi, Di Matteo per continuare a sognare

Il weekend dei derby: Mou per il primo titolo dopo 30 mesi, Di Matteo per continuare a sognare
di Benedetto Saccà
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Venerdì 27 Febbraio 2015, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 20:57
Nel fine settimana, il gran frullare del calcio estero ci offrirà la singolarità di due derby. Il più brillante cadrà domenica pomeriggio a Wembley e opporrà il Chelsea al Tottenham nella finale della coppa di Lega inglese. Viceversa, il secondo è fissato già per domani (sabato) nella Bundesliga e sarà, semplicemente, il derby della Ruhr tra il Borussia Dortmund e lo Schalke 04.



Va subito registrato che paradossalmente le due sfide non avranno storia in senso stretto, ma ne possiedono un’infinità in senso lato. Perché i Blues di José Mourinho e i blu di Roberto Di Matteo posso vantare intelaiature tattiche e ossature tecniche molto più solide rispetto ai rivali. Del resto è sufficiente sbirciare le classifiche: in Inghilterra, ad esempio, il Chelsea è capolista mentre il Tottenham è settimo; in Germania, invece, lo Schalke è quarto e il Borussia, il rivale europeo della Juventus, è addirittura dodicesimo. Ma, si sa, il derby è sempre il derby, a tutte le latitudini. E, al solito, non è una gara che aderisce al consueto andare delle altre.



A calamitare le curiosità sulla partita di Wembley contribuirà anche (o, forse, soprattutto) la presenza di Mourinho. O meglio, provando a riformulare, la possibilità che Mou avrà di tornare a conquistare un titolo. È vero, «zero tituli» potrà suonare come un ritornello stancante, ma il portoghese non vince un trofeo niente meno che da due anni e sei mesi; vale a dire dal 29 agosto del 2012, il giorno del trionfo del suo Real Madrid contro il Barcellona nella supercoppa di Spagna. Sono passati 30 mesi, un digiuno già lungo per un allenatore, per così dire, vincente; francamente lunghissimo per Mourinho, ovvero la fame di successi divenuta persona.



Osservando il panorama tedesco, sul tappeto verde del Westfalenstadion fiorirà una partita carica di ricordi e appesantita dalla gravità (sportiva) del presente. Non è inutile ricordare d’altronde che le due squadre volino ad altitudini opposte. Per dire, lo Schalke di Di Matteo è reduce da un pari e da una sconfitta ma è ancora a soli due punticini dalla terza posizione. Al contrario il Borussia di Klopp (e di Immobile) ha indovinato la via della salvezza dopo essere sprofondato nell’abisso della retrocessione per oltre metà del campionato. Se non altro, ha centrato tre vittorie in sequenza durante le ultime settimane tedesche. L’ha piegato la Juventus, martedì. Sarà questa, allora, la crepa che i gialli proveranno ad allargare nel pomeriggio della Ruhr.