Infinita la meraviglia del Clasico. Ogni volta infiamma gli animi, incanta i tifosi, sconfina nell’epica, accende anche il più impassibile degli spettatori. Uno spettacolo pirotecnico. E, naturalmente, la partita di ieri sera non si è sottratta alla mirabile tradizione. Il duello fra i titani l’ha vinto il Barcellona (4-3) al Bernabeu a capo di una sfida scandita da tre rigori, dalla tripletta di Messi, dal gol di Iniesta, dalla doppietta di Benzema, dalla rete di Cristiano Ronaldo. E dall’espulsione di Sergio Ramos, certo. La corsa verso il titolo della Liga ora è esposta alle lune dei fuoriclasse. Del resto, il Real e l’Atletico comandano la classifica con un margine di un punto appena nei confronti del Barcellona campione.
AVVIO DI FUOCO
Il Madrid di Ancelotti, per la verità, ha condotto il corso della partita specie durante il primo tempo sfruttando la potenza di Benzema, la vena di Di Maria e la solidità di Pepe e di Ramos.
ROSSO DECISIVO
L’incontro è esploso alla fine della prima frazione. Una sfida di forze opposte. Neymar evaporava, Bale correva sotto la tribuna e Ronaldo e Messi non riuscivano ad affiorare: poi, l’argentino ha chiuso imparabilmente una combinazione stretta, il portoghese ha trasformato glaciale il rigore dubbio e ancora Messi ha acciuffato il pareggio spedendo il pallone oltre il tuffo di Lopez dagli 11 metri, espulso Ramos. Il Barça è così cresciuto e ha preso a dominare: Dani Alves ha centrato il palo e si è procurato il rigore decisivo. Impossibile che Messi potesse fallire: piuttosto ha millimetrato il pallone all’incrocio, firmando la tripletta. Il Real ha perso dopo una cavalcata di 31 gare, il Barcellona ha saputo fendere la nebbia. Ed è tornato a vedere la luce.