Ma questo - come ha sottolineato la stessa tv israeliana - non ridimensiona i risultati positivi dei palestinesi avvenuti in pochi anni e che hanno portato la Nazionale ad incontrare alla pari squadre come quelle degli Emirati, della Giordania e dell'Arabia Saudita con disponibilità economiche di gran lunga maggiori. A portare linfa finanziaria nuova sarebbe l'ingresso nel calcio palestinese di uomini d'affari locali assieme all'Autorità nazionale palestinese (Anp) e ad entità internazionali. Ma se gli stipendi dei giocatori sono ancora bassi (da 6 a 10mila shekel al mese, 1.500/2.500 euro) a essere sempre pieni di pubblico entusiasta sono gli spalti degli stadi. Poi - ha aggiunto la tv - ci sono i problemi legati alla politica e alla sicurezza: il campionato della Cisgiordania è separato ad esempio da quello di Gaza, l'organizzazione per gli allenamenti della nazionale, con gli spostamenti dei giocatori da un posto all'altro dei Territori palestinesi, spesso sono complicati e soggetti alle esigenze di controllo. Fatto sta, però, che la rappresentativa palestinese ha scalato posizione su posizione fino a superare in questa classifica Israele.
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