Una giornata storica, poco da aggiungere. E pensare, fra l’altro, che sia i Blues sia i Citizens hanno giocato in casa.
Ad impressionare i supporter e la stampa non è stato soltanto l’esito delle partite ma pure la misura dei risultati. Perché il Chelsea ha incassato addirittura un poker in rimonta (2-4) a Stamford Bridge: un cadere totale, impensato, perfino umiliante, a rifletterci. Cahill e Ramires avevano chiuso di fatto il conto nei primi 38’, ma ben presto gli sconosciuti Stead, Morais, Halliday e Yeates hanno riportato Mourinho, alla realtà (e alla bellezza, in fondo) del torneo. Da segnalare la presenza dal primo minuto nelle file del Chelsea di Salah, nel mirino della Roma: l'egiaziano è rimasto in campo fino al momento della sostituizione con Willian.
Il City, per di più campione d’Inghilterra, è invece riuscito nell’acrobazia di rotolare nel ridicolo, incassando due reti da Bamford e da Kike, bravini, certo, ma neppure paragonabili ai titolari di giornata come Agüero, David Silva o Jovetic. Tra una settimana il Chelsea e il City si sfideranno in un duello delle meraviglie, un crocevia della lotta al titolo della Premier League. L’assaggio di oggi, va registrato, è stato però di pessimo gusto.