LA SCELTA
Dal panorama madridista, però, in questi giorni è emersa nitida una tendenza, che in fondo si potrebbe descrivere solo come un progressivo azzeramento dell'importanza della gavetta nel percorso di un tecnico. Esonerando Rafa Benitez e promuovendo l'inesperto Zidane, del resto, Florentino ha certificato di fatto l'inutilità del curriculum, lo scarso valore dell'esperienza maturata in tuta e scarpini. Una scelta azzardata, addirittura pericolosa. Per capirsi, perfino Diego Maradona e Marco van Basten hanno camminato attraverso una (breve) via di formazione. E comunque, alla fine, entrambi hanno fallito da ct dell'Argentina e dell'Olanda. Senza dimenticare, poi, Michel Platini, che nell'88 si è tuffato direttamente dal campo alla panchina della Francia, ed è stato preso a sberle dai risultati. Ecco, giusto Johan Cruyff ricevette la chiamata dell'Ajax a 200 giorni dal ritiro e riuscì a spiccare il volo verso un mare di trionfi.
«CRISTIANO INCEDIBILE»
Timido oltre ogni dire, per saltare gli ostacoli delle difficoltà Zidane si affiderà al talento di Bale, di Benzema e di Cristiano Ronaldo. A motivare l'orientamento, anche un omaggio da offrire ai vincolanti precetti presidenziali. Quanto a Ronaldo, c'è da sottolineare che Zizou ha voluto manifestare le proprie certezze legate al futuro del portoghese. «Lui è più che incedibile, è l'anima della squadra». Va ricordato, infine, che il Madrid è terzo in classifica con un ritardo di quattro punti rispetto all'Atletico, capolista; e di due nei confronti del Barcellona, secondo ma in debito di una gara.
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