Il Real Madrid e il Bernabeu stasera vanno alla scoperta di mister Zidane

Il Real Madrid e il Bernabeu stasera vanno alla scoperta di mister Zidane
di Benedetto Saccà
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Sabato 9 Gennaio 2016, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 15:53
Il teatro dell'assurdo calcistico oggi toccherà lo stadio Santiago Bernabeu di Madrid. Lì, in serata, un tecnico che nella sua carriera ha preparato finora solo una squadra Primavera debutterà come allenatore del club più prestigioso dal mondo: il Real Madrid. Una follia, forse. Di certo, un'avventatezza del «presidentissimo» Florentino Perez. Come si sarà capito, il tecnico in questione si chiama Zinedine Zidane e stasera guiderà il Madrid nella partita di Liga contro il Deportivo La Coruña (ore 20.30, in tv su Fox Sports). «E pensare che lunedì stavo preparando la sfida del Real Castilla contro l'Ebro, in Segunda division B...», ha sussurrato ieri. Chissà il cuore, oggi, che ginnastica; e la mente, quanti pensieri. «Comunque sono un allenatore felice», ha confidato.

LA SCELTA
Dal panorama madridista, però, in questi giorni è emersa nitida una tendenza, che in fondo si potrebbe descrivere solo come un progressivo azzeramento dell'importanza della gavetta nel percorso di un tecnico. Esonerando Rafa Benitez e promuovendo l'inesperto Zidane, del resto, Florentino ha certificato di fatto l'inutilità del curriculum, lo scarso valore dell'esperienza maturata in tuta e scarpini. Una scelta azzardata, addirittura pericolosa. Per capirsi, perfino Diego Maradona e Marco van Basten hanno camminato attraverso una (breve) via di formazione. E comunque, alla fine, entrambi hanno fallito da ct dell'Argentina e dell'Olanda. Senza dimenticare, poi, Michel Platini, che nell'88 si è tuffato direttamente dal campo alla panchina della Francia, ed è stato preso a sberle dai risultati. Ecco, giusto Johan Cruyff ricevette la chiamata dell'Ajax a 200 giorni dal ritiro e riuscì a spiccare il volo verso un mare di trionfi.

«CRISTIANO INCEDIBILE»
Timido oltre ogni dire, per saltare gli ostacoli delle difficoltà Zidane si affiderà al talento di Bale, di Benzema e di Cristiano Ronaldo. A motivare l'orientamento, anche un omaggio da offrire ai vincolanti precetti presidenziali. Quanto a Ronaldo, c'è da sottolineare che Zizou ha voluto manifestare le proprie certezze legate al futuro del portoghese. «Lui è più che incedibile, è l'anima della squadra». Va ricordato, infine, che il Madrid è terzo in classifica con un ritardo di quattro punti rispetto all'Atletico, capolista; e di due nei confronti del Barcellona, secondo ma in debito di una gara.
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