Kovacic al Bernabeu, una presentazione per pochi intimi: «Il Real è il massimo»

Kovacic al Bernabeu, una presentazione per pochi intimi: «Il Real è il massimo»
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Mercoledì 19 Agosto 2015, 17:18 - Ultimo aggiornamento: 17:53
Davvero pochi spettatori ad accoglierlo al Santiago Bernabeu, ma tanta speranza di far vedere con la maglia del Real Madrid tutto quello che non è riuscito a fare all'Inter. Tra sorrisi e bacetti alla sua nuova maglia, quella rigorosamente bianca delle merengues e con il numero 16 appena stampato, Mateo Kovacic si presenta ai suoi tifosi (ce n'erano a malapena 100 sugli spalti di uno dei templi del calcio mondiale) e alla stampa spagnola, assicurando di non aver rimpianti per aver lasciato Milano e di non temere il rischio di giocare poco. Il 21enne fantasista croato è stato ceduto dall'Inter per una cifra intorno ai 35 milioni di euro dopo due stagioni passate in nerazzurro tra poche luci e molte ombre. «Sono felice: ora gioco nel più grande club del mondo - le prime parole del giovane centrocampista - Modric è stato importante, ci ho parlato, ho parlato brevemente anche con Benitez e col ct della Croazia. Non mi preoccupa il rischio di non giocare moltissimo, un'occasione come il Real capita una sola volta nella vita».
Nel giorno forse più importante della sua carriera Kovacic assicura di non sentirsi in debito nei confronti del suo più recente passato in nerazzurro: «Non ho rimpianti: ora ho firmato col Real e penso a questo». A presentare l'ex interista al Bernabeu è stato il presidente del Real Madrid Florentino Perez che ha sottolineato come, nonostante la giovane età (21 anni), si tratta di un giocatore già esperto e di grande talento. Perez ha ricordato che Kovacic è il quinto croato a vestire la maglia del Real Madrid. Kovacic ha ringraziato il club per la fiducia («Hala Madrid» è stato il suo saluto) per poi posare per le foto con i genitori, la sorella, la fidanzata e la maglia con il 16 ed il suo nome con la speranza, probabilmente, che possa restare impresso più a lungo nella memoria dei tifosi madridisti di quanto accaduto per quelli nerazzurri.
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