Liga, Cristiano Ronaldo spaventa la Juve: tripletta al Siviglia e Real a -2 dal Barça

Liga, Cristiano Ronaldo spaventa la Juve: tripletta al Siviglia e Real a -2 dal Barça
di Benedetto Saccà
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Sabato 2 Maggio 2015, 22:21 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 15:22

Il Real Madrid e Cristiano Ronaldo hanno spedito alla Juventus un messaggio profumato di minaccia. D’altronde stasera la squadra di Carlo Ancelotti ha liquidato il Siviglia in trasferta (3-2) sfruttando solo e soltanto una tripletta del Pallone d’oro portoghese, confermatosi così capocannoniere della Liga con 42 (sic) gol. Quarantadue firmati in 35 giornate. E pensare che Cristiano non indovinava lo specchio da tre partite... Così, la paura di una rimonta degli andalusi, i rivali europei della Fiorentina, è svanita presto: e a poco sono serviti il rigore di Bacca e il sigillo di Iborra. Sul versante della classifica, bisogna annotare che a tre turni dalla fine del torneo il Madrid si è mantenuto secondo con un ritardo di soli due punti rispetto al Barcellona di Luis Enrique, capolista.

Come si sa, martedì e mercoledì le due battistrada si misureranno con il Bayern Monaco e con la Juventus nelle semifinali della Champions. Nella fattispecie madridista, va detto che i bianconeri di Massimiliano Allegri dovranno compiere un’impresa, o quasi, per estromettere i campioni d’Europa in carica. Perché al Sanchez-Pizjuan la squadra ha declinato una manovra efficace, ha imbavagliato le fiammate degli avversari e soprattutto ha ritrovato Bale, subentrato al 66’ e prontissimo a servire l’assist per il terzo gol a Cristiano. Il difendere continuo di Pepe e di Varane ha ben protetto Casillas, almeno fino al tratto conclusivo; Marcelo ha garantito sia una buona copertura che un’apprezzabile spinta sulla corsia sinistra; e Kroos ha saputo alternare il respiro all’apnea. Al solito, di Cristiano si può dir poco, se non che sia un fuoriclasse rotolato nella leggenda: ha spaventato però l’intero universo madridista quando si è fermato per qualche istante a massaggiarsi il ginocchio; il solito ginocchio un poco cigolante. Nulla di grave.

Ad analizzare le lacune del Real, non si possono comunque non registrare le incertezze affiorate in occasione dei calci piazzati e di alcune trame avversarie splendenti per rapidità. Per dirne una, Sergio Ramos, ancora impiegato da mediano, ha commesso il fallo da rigore nei confronti di Aleix Vidal. Ed evanescenti, a pensarci, si sono rivelati Isco e Hernandez, non per caso esentati strada facendo. Allineato a un cammino mentale irregolare, nel finale il Madrid ha sbandato da impazzire: e soltanto un paio di riflessi di Casillas ha evitato un imprevedibile pareggio.

La capacità psicologica, insomma, non pare a tenuta stagna. Guardando il Siviglia, cadere in casa a capo di un’imbattibilità di 34 sfide consecutive dimostra, di certo, più la solidità della squadra che non la sua permeabilità.