Manchester si ferma: c'è Mourinho contro Guardiola

Manchester si ferma: c'è Mourinho contro Guardiola
di Daniele Magliocchetti
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Sabato 10 Settembre 2016, 10:56
Attesa finita. Si gioca finalmente il derby di Manchester. Ma più che United contro City o Ibra contro Sterling, visto che Aguero sarà assente per squalifica, sarà soprattutto, e forse solo, Mourinho contro Guardiola, a prescindere da qualsiasi cosa accadrà in campo. Lo Special One contro Mr. Tiki-Taka. Il ruvido, pratico e vincente portoghese contro il filosofo del bel gioco, anche lui, sia ben chiaro, vincente quanto il tecnico di Setubal. I due, nonostante abbiano cominciato insieme nel Barça come assistenti di Robson nel lontano 1996, tanto che Pep l'ha sottolineato ieri in conferenza, quasi a svelare che Josè abbia imparato da lui, non si sono mai amati, non l'hanno mai nascosto, ma con stupore generale ed in netta controtendenza rispetto a quando erano in Spagna sulle panchine di Real e Barcellona, alla vigilia della sfida hanno scelto, oltre allo stesso orario, le 14,30, il no-profile. Niente stoccate o battute al veleno, ma reciproco e quanto mai sospettoso rispetto. «A parte qualche piccolo episodio in Spagna, la rivalità tra me e José è solo mediatica», la premessa di Pep. «Non ho nulla contro Gurdiola, io rispetto tutti i miei colleghi e poi in campo non andiamo né io, né lui, ma i calciatori che decidono l'esito delle partite», la misurata replica di José.

IL PIU' CARO DELLA STORIA
Nonostante negli ultimi anni ci siano stati tanti bravi allenatori e diverse star del calcio, per la prima volta il derby di Manchester è il più ricco e caro della storia. Si giocherà all'ora di pranzo, le 13,30 in Italia (diretta Sky Sport 3). E non sarà solo un evento europeo, bensì planetario perché la partita è stata venduta in tutto il mondo con dei ricavi pazzeschi. In Cina sarà tardo pomeriggio, a New York l'alba. Tutti attenti e speranzosi di vedere chi l'ha spunta tra Mou e Pep, ma anche in attesa di assistere a qualche prodezza di Ibra contro Bravo, soprattutto dopo il regalo ironico che lo svedese ha spedito al portiere cileno.

DUBBI E PRETATTICA
Per quanto riguarda la formazione l'unico dubbio di Mou sono Mkhitaryan e Valencia. Il primo non è in perfetta forma, l'altro è rientrato dall'Ecuador solo due giorni fa. E su questo argomento c'è stata l'unica pizzicata del portoghese al City: «Loro hanno speso soldi per farli rientrare prima con jet privati, noi no». L'indecisione di Guardiola sulla formazione è chi schierare in avanti al posto dello squalificato Aguero. Il grande favorito è il nigeriano Iheanacho.