Giusto per tratteggiare il contorno del quadro, il Real ha inanellato la 22esima vittoria consecutiva, coppe comprese, e ha collezionato il 18esimo titolo internazionale, agganciando il Milan e il Boca Juniors. Ancelotti ha sollevato il quarto trofeo mondiale, stabilendo un record. E Cristiano Ronaldo è diventato il primo calciatore in grado di vincere tutto il possibile indossando le maglie di due club diversi, il Manchester Utd e il Real.
Il tramonto del 2014 madridista ha avuto dunque il profilo di una meraviglia colorata. Del resto il bilancio complessivo dell’annata abbraccia 51 vittorie, cinque pari, sette sconfitte, 178 gol segnati e 41 subìti. Sembrano cifre soffiate al pianeta dell’immaginazione. E invece. Fantasia, talento, Cristiano Ronaldo: ecco le tre monete che Ancelotti ha speso per conquistare la Champions, la Copa del Rey e la Supercoppa europea, e per volare infine in cima al mondo, una sera di dicembre.
A chiudere, l’Auckland City ha battuto il Cruz Azul (5-3) ai calci di rigore e ha conquistato la terza piazza del torneo.