Orrore in Brasile: 8 tifosi del Corinthians giustiziati mentre si preparavano al derby Paulista

Orrore in Brasile: 8 tifosi del Corinthians giustiziati mentre si preparavano al derby Paulista
di Alfredo Spalla
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Lunedì 20 Aprile 2015, 06:31 - Ultimo aggiornamento: 12:01
Il terrore torna a scuotere il mondo del calcio brasiliano. Questa volta accade tramite dinamiche brutali, che nulla hanno a che vedere con lo sport. Otto tifosi del Corinthians, la seconda squadra più seguita del Brasile dopo il Flamengo, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nella notte fra sabato e domenica. L'esecuzione è avvenuta nella zona ovest di San Paolo, presso la sede della "Pavilhao 9", una delle quattro tifoserie organizzate del Corinthians. Secondo le ricostruzioni delle autorità brasiliane e di alcuni testimoni, tre uomini a volto coperto hanno fatto irruzione nello stabile, obbligando le otto vittime a inginocchiarsi. Poi gli spari fatali e precisi di una 9mm dietro la nuca di sette presenti. Un solo tifoso, gravemente ferito, è riuscito a fuggire, raggiungendo una pompa di benzina in prossimità. Da lì è stato trasportato d'urgenza all'"Hospital das Clinicas", dov'è morto poco dopo. Il responsabile delle indagini del Dipartimento Omicidi, Arlindo José Negrao Vaz, ha subito escluso l'ipotesi che l'episodio potesse essere legato al derby con il Palmeiras, in programma poche ore dopo l'agguato. «Il massacro non è legato a scontri fra tifoserie. Stiamo ancora investigando - ha dichiarato alla Radio brasiliana CBN - ma è necessario chiarire che non possiamo parlare di scontro fra tifoserie, a maggior ragione nel giorno della partita». Il famoso Derby Paulista, disputato ieri pomeriggio, è conosciuto per essere uno dei più accesi e violenti di tutto il Sud America.

REGOLAMENTO DI CONTI
L'ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un regolamento di conti per il controllo del narcotraffico a San Paolo. Gli otto tifosi, al momento dell'irruzione, stavano facendo un barbecue e preparando striscioni e bandiere per la coreografia del giorno successivo. La polizia confida di poter trarre maggiori informazioni dalle telecamere del circuito di sicurezza del benzinaio, dove si è accasciata una delle otto vittime. Tre degli otto tifosi, i cui corpi sono stati trasportati all'Istituto di Medicina Legale di San Paolo, avevano precedenti penali: uno per furto e possesso di armi, un altro per aggressione, un altro per furto e aggressione quando era ancora minorenne. Una delle otto vittime è stata identificata come Fabio Neves Domingos, 34 anni, soprannominato "Du Memo". Nel febbraio 2013 era stato arrestato e trattenuto per 5 mesi dalla polizia boliviana, insieme ad altri tifosi, con l'accusa di aver lanciato il razzo che uccise il quattordicenne Kevin Beltran Espada durante il match di Libertadores con il San José. Dopo essere stato liberato, paragonò la gioia per la scarcerazione alla vittoria del titolo Mondiale contro il Chelsea. Già ad agosto però fu identificato come uno dei responsabili della mega rissa di Brasilia fra ultrà di Corinthians e Vasco.
La "Pavilhão 9", ("Padiglione 9") è una tifoseria organizzata fondata nel 1990 e chiamata così in omaggio all'omonimo braccio dell'ex carcere di Carandiru, a lungo il penitenziario più grande dell'America Latina e tristemente noto per la tragedia del 1992 in cui 111 detenuti furono uccisi dalla polizia. Molti elementi delle tifoserie organizzate brasiliane si dedicano al traffico di stupefacenti, riciclando i soldi tramite sovvenzioni alle proprie scuole di Samba, sia di San Paolo che di Rio de Janeiro. Nella stessa notte dell'esecuzione alla sede della tifoseria, altre 6 persone e un poliziotto sono state uccise con modalità simili nella zona sud della capitale paulista in meno di 30 minuti. Ancora da accertare che esista un legame fra i molteplici omicidi e i possibili nuovi equilbri nel traffico di droga.